Intervista esclusiva a Massimiliano Morra, star della fiction tv

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Intervista esclusiva con il bell’attore ed ex modello partenopeo Massimiliano Morra. Classe 1986 Massimiliano inizia a lavorare, sin da giovanissimo, come modello, diventando testimonial di vari marchi e aziende d’abbigliamento nazionali ed internazionali, tra cui Carlo Pignatelli, Armata di Mare, Calvin Klein Jeans, American Eagle, Colt Jeans. Nel 2010 vince il titolo de “Il Più bello d’Italia”. Ha esordito nel 2013 come protagonista maschile, accanto a Manuela Arcuri, nella miniserie televisiva «Pupetta – Il coraggio e la passione». Ha recitato in altre fiction e serie tv (come «Furore – Il vento della speranza» e «Il bello delle donne… alcuni anni dopo») e nel 2018 ha fatto parte del cast di «Ballando con le stelle».

Massimiliano Morra star della fiction tv degli scorsi anni. Oggi ti stai mettendo in discussione recitando un progetti indipendenti? Perchè?

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Credo che quando si ama fare il proprio lavoro, la distinzione tra prodotti dipendenti ed indipendenti sia irrilevante. Ho avuto enormi soddisfazioni con la fiction italiana, interpretando sempre personaggi protagonisti, in serie tv che hanno sempre registrato ascolti altissimi. E sto mantenendo la medesima linea anche con questi progetti indipendenti, che ho trovato di spessore culturale e, cinematograficamente parlando, assolutamente non da meno.

Sei il protagonista del nuovo film di Daniele Catini. Che storia è?

“Le faremo sapere” è un film molto interessante, ancor di più per la tematica trattata. Diego, il protagonista della storia, si ritrova ad un bivio della sua vita: il continuare ad inseguire il suo sogno di diventare un attore affermato, nonostante l’enorme precariato, e la cosiddetta certezza del posto fisso, con sostentamento economico che gli permetterebbe di raggiungere una tranquillità psicologica importante. Il dubbio amletico che attanaglia il mio personaggio, e che lo accompagnerà per tutto il proseguimento della storia. Cosa sceglierà? “Le faremo sapere”… Un gran bel cast, con Edoardo Sala, Gabriella Piccino, Matteo Fasanella, Yari croce e altri ancora. Per la regia di Daniele Catini.

da sx il regista Gino Brotto, Massimiliano Morra e il musicista Riccardo Notarpietro

Sei spesso in Puglia per lavoro e due tuoi lavori sono di questa regione. Ci ricordi i due progetti?

Il primo film è stato “Ginevra” per la regia di Gino Brotto. Un progetto che mi ha colpito particolarmente, per la tematica affrontata e che, purtroppo, è sempre all’ordine del giorno: la violenza sulle donne. E proprio il mio personaggio, Vito, un padre padrone che esercita la sua “forza” psico-fisica sugli altri membri della famiglia, ed in particolar modo nei confronti di Ginevra, la più piccola delle sue figlie. Un personaggio negativo che, attorialmente parlando, mi ha toccato le più profonde corde dell’anima, nuove, inaspettate e “crudeli”. Emotivamente parlando è stata una esperienza forte ed intensa. Il secondo progetto è invece un tuffo in una esperienza cinematografica completamente nuova; forse unica, dato che si parla di epos cinematografico: “La danza delle candele” per la regia di Annamaria Gentile. Il lavoro è una fusione intrigante tra la parola narrativa e l’immagine visiva, culminante in un’esperienza che lascerà il segno nei cuori degli spettatori. Il mio personaggio, immerso nelle sfumature di luce e oscurità, troverà sua dimora in una casa dove le fiammelle delle candele ardono costantemente.

Delle esperienze televisive passate quale è stata la più significativa?

Ogni personaggio che ho interpretato mi ha lasciato qualcosa; dal camorrista-mafioso al prete, dall’imprenditore benestante al poliziotto terrone meridionale. Difficile, ma se proprio dovessi scegliere, forse Saro Licata in “Furore, il vento della speranza”. Ho amato studiare anche il dialetto siciliano, una storia ispirata a quella di “Rocco e i suoi fratelli” del maestro Luchino Visconti : anni 60, una famiglia meridionale che parte per il Nord Italia in cerca di un riscatto sociale.

 

Quale attrice hai preferito?

Ho avuto il piacere di lavorare con tante attrici di spessore; da Angela Molina a Martine Brochard; da Giuliana de Sio a Stefania Sandrelli. Ma credo che l’emozione più grande sia stata quella di aver lavorato con Virna Lisi. È l’esperienza che porto più nel cuore.

Con quale attrice invece lavoreresti?

Un’attrice che sto apprezzando molto, e mi piacerebbe in futuro lavorarci,è Cristina Donadio. L’ho apprezzata in particolar modo in “Gomorra”; l’ho vista cimentarsi anche in altri personaggi, riuscendo sempre ad emozionare. Assieme a Maria Pia Calzone, sono le due attrici che più mi intrigano.

Progetti futuri?

Con il mio agente Rosario Porzio, stiamo valutando vari progetti cinematografici, ma anche talent televisivi come “Tale e Quale show”. Per ora è tutto uno “stay tuned” !

DT

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