Un incontro speciale: Leopotter, il cane giornalista, indaga sul dietro le quinte di Giorgio Vanni, la voce maschile delle sigle dei cartoni animati.

adv adv adv

Ciao e benvenuti nella straordinaria rubrica di Leopotter giornalista a 4zampe! Preparatevi a vivere avventure mozzafiato, intrighi e tante sorprese, mentre il nostro audace agente giornalista si lancia nella ricerca del personaggio misterioso da intervistare.

In questa prima emozionante missione, Leopotter ha un obiettivo ben preciso: svelare i segreti di una delle voci più iconiche del mondo dell’animazione e della musica. Sì, hai indovinato, stiamo parlando di Giorgio Vanni!

adv adv adv

Chi è davvero Giorgio Vanni? È un cantante? Un mago della musica? Un genio dell’intrattenimento? Leopotter non si fermerà davanti a nulla per scoprirlo! Armato solo del suo fiuto giornalistico e delle sue zampe veloci, Leopotter si lancia in una caccia al tesoro per incontrare l’enigmatico uomo dietro le note. Pronti a iniziare questa emozionante avventura?

Qual era il tuo Cartone Animato preferito quando eri piccolo?  Da piccolo adoravo i Looney Tunes e i cartoni americani. Poi, crescendo ho iniziato a guardare e apprezzare gli anime giapponesi, in particolare i Robottoni come Goldrake. Ma, se c’è un cartone che amo ancora oggi e che mi porto nel cuore da quando sono ragazzo, è Capitan Harlock.

Quanto è faticoso cantare?  Cantare non è faticoso se sei fisicamente allenato e preparato. Diventa faticoso quando, magari, sei un po’ influenzato ma devi cantare per forza, perché hai un live imminente e, da professionista, se non è sconsigliato dal medico, tu canti e ti esibisci ugualmente. Direi più che altro che la vera fatica non è cantare in sé per sé ma è mantenere la propria voce sempre giovane e tenere allenate le corde vocali. Quello è impegnativo, perché c’è tanto lavoro da fare; ma se ti affidi ai professionisti giusti – io, ad esempio, sono seguito da una bravissima Logopedista e Vocologa per il canto, la Dott.ssa Federica Calvi, che mi aiuta e supporta in questo percorso continuo di allenamento vocale – puoi essere sicuro di “faticare” nel modo giusto e più efficace.

Qual è la tua esperienza più divertente sul palco? 

È stata quando sono salito sul palco per fare una sorpresa ad una band; sono stato circa 2-3 min sul palco (senza essere notato) fino a quando, a fine pezzo, i membri mi hanno visto e, lì per lì, non mi hanno riconosciuto. Quindi, momento imbarazzante per tutti! Alla fine hanno capito chi ero, si sono scusati per non avermi riconosciuto subito – anche se non c’era nulla da scusarsi, ovviamente – e l’abbiamo presa a ridere!

Qual è la sigla che preferisci dell’anime One Piece?  Mmmh, non lo so. Ovviamente, essendo entrambe le sigle di One Piece farina del nostro sacco (mio e di Max Longhi, con la supervisione e la creatività di Alessandra Valeri Manera), mi piacciono entrambe! Però, forse la seconda mi coinvolge di più per il ritmo del ritornello che mi piace molto.

Qual è il tuo personaggio preferito di Naruto?  Beh, ovviamente il protagonista, Naruto, è molto interessante per la sua storia e il suo passato ma soprattutto per l’evoluzione che ha nel corso della storia (e per il messaggio di fondo che, anche attraverso le sigle, abbiamo cercato di sottolineare per tutti i ragazzi che hanno bisogno, molto spesso, di motivazione e di sentirsi incoraggiati a credere in se stessi). Ma, apprezzo molto il personaggio di Sakura, per la sua forza e la determinazione a voler sempre migliorare e farlo per amore.

Per affrontare i concerti, segui uo stile di vita particolare?  Domanda molto interessante! Per affrontare la vita, e di conseguenza i live, mi tengo sempre abbastanza allenato (adoro andare in piscina); cerco di mangiare sano, di non abusare di caffè o alcol, vado a letto presto e cerco quanto più possibile di riposare le corde vocali. Seguo una vita abbastanza regolare, quando sono a casa in relax. Ovviamente non è sempre facile seguire uno stiledi vita sano, soprattutto quando si è fuori per i concerti dove, spesso, non riesco a rispettare queste regole.

Qual è il tuo piatto preferito?  Pasta. Assolutamente la pasta! Con qualsiasi condimento.

Qual è il tuo anime preferito di tutti i tempi?  Il mio anime preferito di tutti i tempi, di cui non ho fatto io la sigla, è sicuramente Capitan Harlock. Tra quelli, invece, che portano la mia sigla… One Piece. Adoro i pirati e quel tipo di ambientazione.

Qual è il tuo film preferito e perché?  Ci sono tanti film che preferisco. Adoro la fantascienza, quindi seguo molte narrazioni del genere ma c’è, a mio avviso, un film pazzesco che è “Il quinto elemento” di Luc Besson – che immagino tutti conosciate – del 1997, con Bruce Willis. Quello l’ho apprezzato molto. Però ho anche dei film preferiti in base al genere! Tipo, per il genere romantico-drammatico, mi piace molto “Paura di amare” con Al Pacino e Michelle Pfeiffer… ma davvero ce ne sono tantissimi! Anche nel genere gangster… “Scarface”, bellissimo! Non so proprio scegliere!

Qual è la tua canzone preferita da cantare sul palco?  Ce ne sono tantissime in realtà, ma vado molto a momenti e sensazioni. In questo periodo, una delle canzoni che mi regala più emozioni è My Hero Academia.

Come si diventa Giorgio Vanni?  Interessante… allora, non credo esattamente di saperlo perché sono sempre in divenire. Ma credo che, se il senso della domanda è “come si diventa un artista soddisfatto di quello che ha fatto e di quello che fa”, bisogna avere un grandissimo amore e molta ma molta passione verso ciò che fai e che sei. Insomma, ci devi credere e proseguire per la tua strada, anche se è difficile, tortuosa o sembra impossibile!

adv adv