OMEGA 3 E DEPRESSIONE FEMMINILE

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Che il pesce e gli integratori a base di Omega 3 (a volte indicati come Vitamina F, dall’inglese Fatty Acids), i famosi acidi grassi polinsaturi (acido linolenico, Epa e Dha), siano amici del cuore, capaci di aumentare il colesterolo buono Hdl e di omega3mantenere nel giusto range il livello dei temibili trigliceridi è una cosa ormai nota a tutti. Ora però si fa molto interessante lo studio internazionale relativo alle proprietà antidepressive di queste molecole. Uno studio australiano degli scienziati del ‘Menzies Research Institute’, pubblicato su ‘American Journal of Epidemiology’, ha messo in luce che mangiare pesce azzurro almeno due volte a settimana può ridurre fino al 25 per cento i casi di depressione femminile, percentuale che può aumentare notevolmente nel caso in cui si assumano dall’uno ai tre grammi di Omega 3 sotto forma di integratori, come dimostra un altro recentissimo studio degli Usa. Inoltre per ogni porzione di pesce mangiato in più alla settimana il rischio di depressione si riduce di un ulteriore 6%. L’effetto antidepressivo nascerebbe da una interazione biochimica tra omega 3 e ormoni femminili (estrogeni e progesterone) con un effetto normalizzante le funzioni neuronali cerebrali, visto che lo stesso effetto protettivo contro la depressione non si manifesta nei soggetti maschili. Lo studio è stato effettuato su 1400 pazienti, uomini e donne, tutti giovani ed è stato protratto per cinque anni. La dieta di questi soggetti prevedeva oltre al pesce, crostacei e molluschi, e costantemente si è monitorato la stato di salute mentale dei soggetti in esame.

Matile Zacchia

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