GAIA MORELLI: è uscito RUMORE, il nuovo singolo per Dischi Sotterranei e Panico Dischi che anticipa l’album LA NATURA DELLE COSE

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Stare fermi ad aspettare per capire davvero il rumore che arriva da qua. Rumore, quello fragoroso dentro e fuori di noi, è il titolo del nuovo singolo di Gaia Morelli uscito il 15 marzo per Dischi Sotterranei e Panico Dischi.

Dopo l’avventura musicale con il progetto Baobab!, di cui Gaia è stata cuore pulsante, Rumore dà il via a un nuovo capitolo artistico della giovane musicista e cantautrice piemontese che culminerà con l’uscita de La Natura Delle Cose, l’album d’esordio solista in arrivo il 12 aprile, che sarà presentato con un release party l’11 aprile a OFF TOPIC a Torino.

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Questo brano –racconta Gaia – apre la strada al primo disco in cui sento davvero di aver espresso in modo sincero e più maturo il mio approccio alla scrittura. L’esperienza precedente è stata cruciale e importante. Ora però sento che il mio gusto musicale si sta cristallizzando, mi percepisco più a fuoco e con una consapevolezza diversa.

Rumore introduce da subito due aspetti caratterizzanti del sound e della poetica che Gaia ha ricercato e approfondito in questo nuovo percorso: gli arrangiamenti destrutturati e la ricerca di alternative alla forma canzone classica, senza però rinunciare al pop o viverlo come un linguaggio limitante.

Nell’arrangiamento del brano, tutti gli strumenti vanno a completarsi: percussioni volutamente deliranti e scomposte si contrappongono alla delicatezza del resto dei suoni, mentre il basso elettrico e il pianoforte guidano a una conclusione in cui tutti gli elementi sonori si incontrano. A fare da collante, la voce di Gaia, con il suo colore profondo e avvolgente, unico nell’attuale panorama italiano.

Il brano maledice e celebra allo stesso tempo la sensibilità, quella che rende impossibile non sentire il rumore proveniente da fattori interni ed esterni. Sentire in modo così forte è doloroso, è uno strumento ostile quando lo si vive profondamente. Ma è anche un regalo prezioso, per questo va celebrato.

Viviamo nell’epoca dove è tutto così veloce che, anche quando potremmo, non riusciamo o non vogliamo più fermarci, pur di non ascoltare il rumore dei nostri pensieri, paure, ansie. Non ci sentiamo mai pronti a farlo perché non sentiamo di poterlo reggere. Imparare, invece, a stare in quel rumore-dolore, in un certo senso allearsi con esso ascoltare cosa vuole dirci senza scappare dal frastuono dei pensieri, è forse un modo per iniziare ad accettarlo in modo consapevole e sentirsi più in linea con sé stessi, con ciò che si vuole realmente.

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