THE ZEN CIRCUS. Continua “Il fuoco in una stanza tour estivo”

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Dopo l’uscita di “Il mondo come lo vorrei”, terzo video e singolo estratto dall’ultimo album “Il fuoco in una stanza” (Woodworm Label/La Tempesta), e dopo essere entrati nella rosa dei finalisti alle Targhe Tenco 2018, il maggior riconoscimento dedicato alla canzone d’autore italiana, nelle categorie “disco in assoluto” e “canzone singola” con due brani (“Catene” e “Il fuoco in una stanza”), gli Zen Circus continuano il loro tour estivo.

 I CONCERTI

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06-lug Comunanza (AP) – Mazzumaja

07-lug Perugia – L’Umbria Che Spacca – NUOVA DATA

13-lug Pescara – Terrasound

20-lug Roma – Ardeforte

02-ago Livorno – Effetto Venezia

04-ago Lamezia (CZ) – Color Fest

07-ago Molfetta (BA) – Eremo Club

08-ago Melpignano (LE) So What Festival

09-ago Teatro Greco di Tindari (ME) – Indiegeno Fest

23-ago Riolo Terme (RA) – Frogstock Festival

24-ago Brescia – Festa di Radio Onda d’Urto

25-ago Vinadio (CN) – Balla coi Cinghiali

26-ago Fabrica di Roma (VT) – FDB Festival – NUOVA DATA

01-set Reggio Emilia – FestaReggio

02-set Prato – Settembre/Prato è Spettacolo

06-set Milano – Carroponte / Festa di Radio Popolare

 

Link al video di “Il mondo come lo vorrei”: https://www.youtube.com/watch?v=tp2xVoDkkcM

Le date del tour, nelle più importanti rassegne estive nazionali, rappresentano una serie di nuove occasioni per godere dal vivo dell’energia trascinante della band, che continua a conquistare un folto pubblico. Sono state, infatti, 15.000 le presenze registrate nei primi 7 grandi eventi indoor, a confermare la potenza espressiva e la forza catartica che gli Zen Circus, da veri artigiani della musica, riescono a creare salendo sul palco.

L’album, uscito lo scorso 2 marzo per Woodworm Label e La Tempesta, nella settimana di uscita, è entrato direttamente al 7° posto nella classifica dei dischi e al 1° posto dei vinili più venduti in Italia secondo FIMI/Gfk, complice anche la cura minuziosa dell’ossatura dell’artwork dell’album. Le splendide foto di Ilaria Magliocchetti Lombi e la scelta del vinile 180 grammi in doppia colorazione, nero classico e rosso marmorizzato nero, infatti, hanno contribuito a rendere la prima tiratura in vinile de “Il fuoco in una stanza” un vero pezzo da collezione.

“Il fuoco in una stanza” dalla data di uscita è rimasto per ben 10 settimane in classifica (FIMI/Gfk). Il disco è stato presentato in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, raccogliendo un crescente interesse anche da parte della stampa e della critica.

L’album affronta e sviscera i rapporti affettivi che segnano la nostra esistenza e determinano la nostra identità. Si tratta di un album musicalmente e narrativamente eterogeneo, dedicato alla ricerca di un senso molto più profondo dell’esistenza dove il sentimento di una madre, di un padre, un figlio o un amante sono, alla fine, espressioni della stessa verità.

 L’album “Il fuoco in una stanza” è stato anticipato dai video dei singoli “Catene” e “Il fuoco in una stanza”.

Link al video “Catene”: https://www.youtube.com/watch?v=Vv3R3VcvLSA

Link al video “Il fuoco in una stanza”: https://www.youtube.com/watch?v=2u_7F_eD0h0

LA BAND PARLA DEL DISCO “IL FUOCO IN UNA STANZA”

Parlare degli altri parlando di se stessi. E viceversa.

Una volta abbiamo cantato che “gli altri siamo noi, gli altri siamo tutti” e con questo album abbiamo voluto approfondire entrando direttamente nelle stanze dei nostri personaggi, ovvero noi stessi e le persone alle quali siamo indissolubilmente legati da catene più o meno invisibili. Narrare senza fronzoli o eccessivo romanticismo (ma nemmeno troppo bieco e posato cinismo) di tutti quei rapporti umani che ci definiscono e ci rendono quello che siamo; il paradosso dell’individualità che esiste davvero solo quando può essere testimoniata da altre anime simili, gli altri appunto.

Se nella celebre stanza di Gino Paoli si intravedeva il cielo, nelle stanze di questo disco si vedono fuochi più o meno benevoli, fiamme o veri e propri incendi di vita.

Un album di cui andiamo molto fieri, lavorato costantemente fin dal Maggio 2016, ovvero quattro mesi prima che uscisse “La terza guerra mondiale”.

È il disco su cui abbiamo lavorato di più in studio nella nostra carriera; musicalmente eterogeneo e poliglotta nella narrazione per lo scopo di avvicinarsi a noi, tutti diversi ma tutti uguali: figli, madri, padri o amanti.

TRACKLIST

  1. Catene
  2. La Stagione
  3. Il Mondo Come lo Vorrei
  4. Sono Umano
  5. Il Fuoco in una Stanza
  6. Low Cost
  7. Emily no
  8. Rosso o nero
  9. Quello che Funziona
  10. Panico
  11. La Teoria delle Stringhe
  12. Questa non è una canzone
  13. Caro Luca

CREDITI DEL DISCO

  • The Zen Circus:
  • Appino – voce, chitarre.
  • Ufo – basso, voce.
  • Karim Qqru – batteria, voce.
  • Maestro Pellegrini – chitarre, voce.

Tommaso Novi: Pianoforte in “Caro Luca”, “Il fuoco in una stanza” e “Il mondo come lo vorrei”.

Giorgia D’Eraclea: cori in “Il mondo come lo vorrei”, “Sono Umano” e “Questa non è una canzone”.

Andrea Pachetti: cori in “Il mondo come lo vorrei”, “Quello che funziona”, “Panico”, “Questa non è una canzone”, “Low Cost”, “Catene”, “La Teoria delle stringhe”.

Orchestra in “Il fuoco in una stanza”, “La stagione”, “Il mondo come lo vorrei” e “Caro Luca” arrangiata e diretta da Carlo Carcano.

Si ringraziano i ragazzi e le ragazze del Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno per “Sono Umano”.

  • Produzione artistica: The Zen Circus.
  • Registrato da Andrea Appino ed Andrea Pachetti al 360 Factory Studio di Livorno.
  • Mixato da Andrea Appino, Andrea Pachetti e The Zen Circus al 360 Factory Studio di Livorno.
  • Masterizzato da Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering di Busto Arsizio (MI).
  • Foto di copertina di Ilaria Magliocchetti Lombi, postproduzione di Fabio Timpanaro. Progetto grafico di Iacopo Gradassi.

 

  • Testi: Andrea Appino
  • Musiche: The Zen Circus.
  • ℗ 2018 Woodworm
  • © 2018 Sony/ATV Publishing Italy

 

 

THE ZEN CIRCUS BIOGRAFIA

Il Circo Zen, da Pisa. Dieci album ed un Ep all’attivo, venti anni di onorata carriera ed oltre mille concerti. Ha riportato lo spirito padre del folk e del punk al moderno cantautorato con Andate Tutti Affanculo (2009), un album che l’ha consacrato dopo anni di duro lavoro. Il disco – per Rolling Stone fra i migliori 100 album Italiani di tutti i tempi – ha contribuito a definire la nuova generazione della musica italiana degli anni zero. Precedentemente la band ha collaborato con tre mostri sacri dell’alternative americano, come Violent Femmes, Pixies e Talking Heads in Villa Inferno (2008).

The Zen Circus si è costruito una credibilità condivisibile da pochissimi altri artisti nostrani grazie all’attività live più incessante, urgente e di qualità che si possa immaginare. Ha confermato e moltiplicato il proprio pubblico con Nati Per Subire (2011) fino a raggiungere la top ten della classifica Fimi/Gfk ed il primo posto di quella generale di iTunes con Canzoni Contro La Natura (2014). Oggi più che mai il gruppo si conferma come una certezza del rock indipendente Italiano, portabandiera indiscutibile della musica libera da vincoli: zero pose, zero hype, ma solo tanto, tanto sudore. Questa attitudine è stata premiata nel tempo da un pubblico affezionato e sempre più trans generazionale, che riempie ormai da anni i migliori club e i migliori festival del paese.

Con l’album “La Terza Guerra Mondiale” (La Tempesta, 2016) hanno superato tutti i loro record, aumentando la loro già ampissima fanbase e incantando la critica, che li aveva sempre premiati. Questo ha permesso loro di affrontare il tour più lungo della loro carriera: 66 date in tutta Italia in 10 mesi, per oltre 98.000 presenze.

“La Terza Guerra Mondiale” è entrato direttamente al 6°posto della Classifica FIMI/Gfk dei dischi più venduti in Italia. E’ stato presentato in telev

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