Intervista Esclusiva al cantautore STEFANO DEL ROSSO: “Lucio Dalla era un genio”

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Il 12 maggio prossimo calcherà il palco dell’Auditorium di S. Chiara per omaggiare Lucio Dalla durante la serata di finalissima del Premio ideato da Maurizio Meli e a lui dedicato.

Di Patrizia Faiello

Il cantautore Stefano Del Rosso è il protagonista della nostra intervista e si racconta oggi ai lettori di DiTUTTO.

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Con i suoi testi è arrivato alle finali dell’Umbria Voice Fest e ha vinto le fasi regionali del “Premio Lucio Dalla”.  Nello stesso contest, durante la finalissima della 5° edizione, ha vinto il Premio Cantautore.

Stefano parteciperà alla finalissima di Premio Lucio Dalla anche in questa edizione, in qualità di ospite, durante la quale, per omaggiare il cantautore bolognese interpreterà alcuni brani del suo repertorio.

 

Recentemente hai pubblicato il nuovo singolo “Tempi moderni” di cui hai curato testo e musiche. Quali sono le maggiori difficoltà che soprattutto i giovani si ritrovano a dover affrontare in questi tempi moderni?
Probabilmente una delle difficoltà è una fortissima e stupida competitività. Nella scuola, nel lavoro, nella vita. È stato importato il modello del “sogno americano” dove passa il messaggio che la realizzazione personale arriva dal fare soldi a palate e dall’essere i migliori in tutto quello che facciamo. Secondo me invece la realizzazione arriva dall’essere se stessi nel senso più profondo del termine. Per quanto mi riguarda “il sogno americano” se lo potevano anche tenere gli americani.

Reduce dal successo della vetrina sanremese sarai di nuovo ospite il 12 maggio prossimo dell’evento canoro premio Lucio Dalla. Un appuntamento irrinunciabile perché?
Perché è una manifestazione che con grande energia e passione porta avanti il ricordo di un grandissimo artista. Siamo un popolo dalla memoria corta e manifestazioni di questo tipo sono molto importanti per dare la possibilità anche alle nuove generazioni di conoscere un artista che magari non hanno avuto la possibilità di conoscere. 

Nella trascorsa edizione di Premio Lucio Dalla hai ricevuto il premio cantautore. Cosa hai provato nell’essere stato il protagonista di quel riconoscimento?
Sono veramente molto grato per quel premio, è stato un bellissimo riconoscimento. Per inciso penso che non si debba fare musica con lo scopo di vincere dei premi, non è una gara di motociclismo, la mia soddisfazione stava già nel partecipare a un evento dedicato a Lucio Dalla. Però se  arrivano anche questi riconoscimenti vuol dire che sei arrivato a qualcuno e questa è sicuramente una grandissima soddisfazione per chi come me scrive canzoni.

Cosa hai apprezzato maggiormente, nel corso della lunga carriera, del cantautore bolognese?
Lucio Dalla era un genio. Ha creato un nuovo modo di fare musica e ha avuto la forza di imporsi nel mondo discografico nonostante le grandissime difficoltà iniziali. Era se stesso al punto di non essere capito, ma quando è stato capito ha rivoluzionato tutto.

Per prepararsi alla finalissima di un premio così importante,avendolo già vissuto da concorrente, è fondamentale non perdere di vista?
L’umiltà e la voglia di divertirsi. La vera cosa importante è dare il massimo per non avere rimpianti. 

 

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