MILANO. Contrasto alla povertà infantile: un progetto triennale di Fondazione Cariplo con Fondazione Vismara e Intesa Sanpaolo

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MILANO. Fondazione Cariplo promotore di un progetto triennale per combattere la povertà infantile a Milano. Obiettivo: 25 milioni di euro per aiutare i 11 mila famiglie con minori che a Milano vivono in povertà assoluta. 12 milioni di euro già messi a disposizione da Fondazione Cariplo, 5 milioni di euro da Fondazione Vismara e 3 da Intesa Sanpaolo. E con Caritas e Banco Alimentare già operativi, in prima fila per sviluppare un nuovo modello di intervento. Il progetto viene presentato al Papa in occasione della visita a Milano del 25 marzo.

Milano, 17 marzo 2017- Milano attende Papa Francesco in città il 25 marzo, pronta a rispondere concretamente all’invito del Pontefice ad occuparsi dei più deboli, degli ultimi, dei poveri. Fondazione Cariplo mantiene l’impegno preso nel dicembre scorso in occasione del suo 25esimo compleanno di contrastare la povertà a Milano, una città che, da una parte registra un momento di risveglio economico e culturale, dall’altro, secondo le stime elaborate dai dati ISTAT , si trova a fare i conti con una povertà che dal 2007 è cresciuta esponenzialmente e colpisce oggi 11 mila nuclei, per una stima di 21.000 minori poveri. Queste famiglie faticano a provvedere ai bisogni fondamentali dei loro figli a partire dall’accesso a una alimentazione adeguata.

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A inizio anno è partita la fase di raccolta delle risorse, sono state coinvolte le prime organizzazioni che da sempre si occupano di questi temi, Caritas, Banco Alimentare e Comune di Milano in prima fila. Serve una dotazione straordinaria e importante di 25 milioni di euro per costruire un modello che contrasti in modo concreto e duraturo la povertà in città. 12 milioni di euro sono stati messi a disposizione dalla Fondazione già a dicembre dello scorso anno e oggi la raccolta si è arricchita di due importanti collaborazioni:
– Fondazione Vismara aderisce con 5 milioni di euro e il know how di chi opera da tempo nel sociale
– Intesa Sanpaolo entra nel progetto con 3 milioni di euro e con la messa a disposizione di strumenti e servizi utili a facilitare la raccolta fondi, a coinvolgere i 60 mila dipendenti, a favorire sinergie tra i diversi interlocutori e a realizzare iniziative ad hoc per la diffusione capillare sul territorio.

Dopo la visita del Papa, la definizione operativa del progetto entrerà nel vivo, insieme all’avvio di campagne di comunicazione, raccolta fondi, sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza per raggiungere l’importo mancante di 5 milioni di euro.

Il piano triennale da 25 milioni di euro punta a realizzare un sistema integrato cittadino di contrasto alla povertà che sia in grado di aiutare le famiglie a uscire dalla situazione di bisogno.. Il primo passo è una mappatura che traccerà le diverse situazioni di povertà, anche quelle che oggi faticano ad emergere. Questo strumento permetterà la progettazione di interventi più efficaci e organici.

“Papa Francesco- ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo- ci aveva esortato ad occuparci dei più deboli e della povertà dei bambini. Abbiamo lanciato un programma da 25 milioni di euro. In tre anni vogliamo estirpare questa piaga intollerabile, Fondazione Cariplo ha messo a disposizione 12 milioni di euro, la competenza e le relazioni che abbiamo costruito in questi anni operando sul campo; abbiamo attivato le reti per raccogliere le risorse che mancano e per approntare la macchina operativa. In questa città c’è anche tanta ricchezza umana è il momento di manifestarla con un patto per contrastare la povertà. Milano è un laboratorio sociale e la sua generosità non è in discussione: Milano, lo sanno tutti, ha da sempre il cuore in mano. Vogliamo coinvolgere le persone, le istituzioni, gli operatori, le aziende. In questo progetto non c’è solo l’aspetto di primo intervento, c’è l’ambizione di integrare le risposte esistenti costruendo un modello innovativo che potrà essere sviluppato anche altrove. Dobbiamo attivare, mobilitare e integrare tutte le risorse esistenti, indirizzandole di più e meglio verso chi è in difficoltà. Possiamo farcela”.

“La povertà alimentare infantile è un problema drammatico che colpisce chi si affaccia alla vita nel peggiore dei modi. Abbiamo risposto quindi con grande slancio all’appello di Fondazione Cariplo su un progetto che tocca il cuore di ognuno e che ha un duplice obiettivo: migliorare la situazione contingente e preparare condizioni di vita sane e positive per i futuri adulti”, commenta Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo. “Siamo onorati e felici di presentare il progetto al Pontefice, sempre così vicino ai più poveri e ai giovani. Oltre alle risorse economiche metteremo in campo la nostra grande organizzazione, ma più di tutto varranno l’impegno e l’entusiasmo di chi in Intesa Sanpaolo lavorerà per diffondere il progetto e raccogliere i fondi necessari a debellare la povertà dei bambini”.

“Fondazione Vismara partecipa con orgoglio a questa iniziativa milanese che cerca una risposta tangibile a un problema intollerabile – dichiara Paolo Morerio, Presidente della Fondazione Vismara -. La lotta alla povertà si fa con le risorse ma anche con la messa a fattore comune delle intelligenze e della capacità di risposta di tutti. E’ indispensabile promuovere un’assunzione di responsabilità collettiva e trasversale in grado di mobilitare le risorse esistenti, indirizzandole di più e meglio verso chi è in difficoltà. Fondazione Vismara, seguendo l’esempio di Peppino Vismara, imprenditore del secolo scorso che seppe coniugare la crescita delle proprie imprese con la grande attenzione per le fasce più deboli della popolazione, si occupa di tematiche sociali e aderisce a questo progetto che si sviluppa nel solco della tradizione milanese, da sempre operosa e concreta”.

«Negli anni della crisi sono aumentati di un terzo le persone che chiedono beni materiali, soprattutto cibo, ai centri di ascolto della Caritas Ambrosiana. Ma più che una povertà alimentare, questo dato ribadisce le difficoltà economiche crescenti in cui versano i milanesi, e non più soltanto gli immigrati. Poiché alcuni costi sono difficilmente contraibili – come le bollette delle utenze energetiche, le rate di un debito o di un mutuo, l’affitto -, le famiglie si vedono costrette a risparmiare su altre voci come l’istruzione, la salute e anche il cibo, con conseguenze sul lungo periodo che possono essere drammatiche», osserva il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti «Per questa ragione il contrasto alla povertà alimentare va fatto partendo da azioni di aiuto concerto ma nell’ambito di politiche più generali che integrino vari strumenti nell’ottica di una effettiva promozione umana: occorrono interventi sul fronte del lavoro, del welfare, delle relazioni familiari e comunitarie di cui tutto il sistema Paese (istituzioni, forze produttive, sindacati) deve sentirsi responsabile».

Il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, Andrea Giussani, ha dichiarato: “A Milano ancora migliaia di minori hanno la necessità di aiuti alimentari. L’opportunità che Fondazione Cariplo ci offre di far emergere, in particolare nelle zone 4-5-8-9 di Milano, situazioni di povertà ancora sconosciute e rafforzare l’aiuto alimentare alle quasi 200 strutture caritative che operano in città, è un’occasione unica per costruire insieme a soggetti profit, non profit e cittadini, azioni concrete di welfare territoriale”.

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