BXR >>> 6470 >> “No Mercy EP”

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“No Mercy EP” è il nuovo progetto di 6470, un amante della techno e della musica elettronica. Solo su BXR

 

Ombre e luci sulla visione 6470, pseudonimo dietro al quale si cela il produttore dotato di talento Davide Piras. Una nuova identità ed entità, nella musica elettronica, determinata a esprimere qualcosa di artisticamente inusuale, di atipico, qualcosa che va oltre la post-techno e la musica elettronica sperimentale. Su BXR.

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Il concetto 6470 è l’ultima innovazione all’oblio irresistibile che sta al confine tra la house e la techno. Il suono di 6470 è il risultato di un approccio viscerale a entrambi i generi sconfinando: groove distorti e paesaggi sonori radioattivi bloccati sul dancefloor. Una costante evoluzione sonora, un limite valicato, sempre esplorando e sfidando le regole ferree delle discografia e del music biz. Ma conosciamolo da vicino, 6470.

Media Records, in qualche modo come cambiato o arricchito la tua vita da produttore?

Sono stati influenzato dalla scena Media negli anni ’90 e quindi direi di sì, sono stato contagiato dal suo modo di essere”.

Cosa bolle in pentola?

“C’è ‘No Mercy EP’ che contiene la title track ‘No Mercy’, ‘Our Cognitive Dissonance’, ‘Introspection’ e ‘September 10’‘. Naturalmente, c’è anche qualche nuovo lavoro in in corso. Noi non ci fermiamo mai”.

Pensi che il tuo stile musicale possa essere identificato in una categoria specifica?

“Direi che fondamentalmente il mio stile è puramente techno; un groove ricco di drammaticità e influenzato dai miei incubi”.

Sei soddisfatto di collaborare con Media Records?

“Sì ma anche eccitato e nervoso nello stesso tempo. Sento la pressione, quel desiderio di mantenere alta la qualità. Voglio che la gente resti felice di ciò che faccio”.

Come pensi che il suono possa evolversi, in generale?

“I produttori diventano sempre più degli appassionati di sound design, costruzione e distruzione del suono, mentre gli ingegneri del suono continuano a perseguire sistemi audio di alta fedeltà e hi-end. Una diatriba continua. Il progresso intanto sonoro prosegue”.

C’è un artista che ti ispira o che particolarmente ammiri?

Mike Dehnert, Kris Wadsworth, Yaleesa Hall, Stimming e Ricardo Villalobos”.

Quando è stata la tua prima esperienza in studio?

Nel 2008 ho visitato uno studio di registrazione, non avevo idea di come la musica potesse essere prodotta. Da quel giorno tutto è cambiato, per me”.

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