IL COLORE DEL SANGUE

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| Punto di Vista |

Una foto su un giornale. Una cosa come un pugno nello stomaco. Un dolcissimo cucciolo d’uomo, che pare dormire come sul divano davanti al televisore dopo aver visto i cartoni. Invece è su di una  spiaggia deserta restituito alla terra dalla pietà del mare.

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occhioPiù ci penso e più c’è qualcosa che non quadra.

Mi tornano alla mente le immagini postate sui media  di sette altri bimbi annegati, mi compare negli occhi quella orribile foto di un bimbo  coi pantaloncini tirati a mezz’anca: violato e decapitato.

Perché proprio quella foto. Perché ora e non quelle degli altri, perché non prima.  Il sangue non ha forse sempre lo stesso colore?

Il dolore allo stomaco cresce.

Sarà che le cancellerie occidentali sono rinsavite o c’è qualche calcolo elettorale o politico appresso. Non me ne importa niente. Sarà la perdita di fiducia nella classe politica che, come ha detto qualcuno, sembra sempre di più rassomigliare ad un harem di nominati dall’alto (fanno quello che gli pare purché assieme).

Però quanto rumore.

Ci stanno invadendo, dicono. Poi non bisogna farli sbarcare e neanche soccorrerli in mare. Poi ancora che è un problema comune, dopo brevissima riflessione, che è un problema solo nostro, e,  per non farci mancare niente, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ci condanna come Paese  per aver rimpatriato, pare non legittimamente, tre migranti.

Chissà quanti migranti al giorno sbarcano al Lussemburgo sede della Corte suddetta.

Intanto il Presidente Ungherese mette in guardia l’Europa dalla perdita della sua identità che, ci tiene a sottolineare, e’ cristiana. È’ noto infatti che lui di cristiani se ne intende molto più di Bergoglio che, da Papa, ha detto che respingere chi fugge dalla morte e’ un atto di guerra, cioè e’ come un omicidio e che accoglierli un atto di misericordia – che testualmente vuol dire “miseri corde” cioè avere a cuore i miseri: quelli che sono in difficoltà insomma.

 Mi viene naturalmente  in mente che il fondatore della Nazione Ungherese, il grande Re Mattia Corvino combatte’ nel Salento per liberare Otranto dai turchi dopo la distruzione,  e che gli ospedali nascono nel Medioevo appunto con le “Misericordie”e  chi ci lavorava -gratuitamente- sapeva che assistere un ammalato in assenza dei nostri farmaci e protocolli di igiene, voleva dire quasi certamente contrarre una infezione e morire, altra ragione che avere a cuore i miseri e salvare la propria anima questi non avevano per fare quello che hanno fatto.

La mente mi corre a fare un paragone tra i secoli bui ed oscuri del Medioevo e quelli attuali, così tanto pieni di luci e giocattoli per tutti.

Intanto il Ministro Alfano risponde  al Segretario della CEI che lui fa, fino in fondo, il suo lavoro ….. ma  fa un  mestiere diverso dalla Chiesa. Meno male penso io! Così almeno su questa storia dei migranti non succederà più che qualche gentiluomo lo ritenga un affare molto più lucroso della cocaina.

Intanto si susseguono i giorni, i telegiornali, i dibattiti televisivi, i discorsi dei Premiers, tutti, giorno dopo giorno con elementi di novità e qualche preteso annuncio risolutivo finale.

Solo il sangue…… Ha proprio sempre lo stesso colore.

Luisa Lazzari

 

 

 

 

 

 

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