Superfoods: Bacche di Goji

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Parliamo del Goji, un frutto che viene dall’Oriente. I frequentatori di erboristerie, farmacie e negozi specializzati non avranno potuto far a meno di notare, tra le nuove tendenze salutistiche, proprio il Goji, un frutto di color arancio e rosso, che troviamo sotto forma di bacche o di succo.

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Cerchiamo di capire, come sempre, perché tanto successo e quali sono realmente gli effetti salutari benefici ad esso imputati. In realtà, le bacche di Goji, note anche come “frutto di lunga vita”, sono conosciute ed utilizzate da migliaia di anni nella medicina tradizionale cinese per curare una grande varietà di disturbi. Le bacche di Goji (Lycium Barbarum) nascono spontaneamente nelle valli himalayane, del Tibet e di alcune aree della Cina, attualmente vengono coltivate in diversi paesi asiatici.

Il Goji è una pianta che appartiene alla famiglia delle Solanacee (la stessa di pomodori, peperoni, melanzane e patate) e questo ne fa un ingrediente di base nella cucina cinese, la dietetica cinese è sempre associata, sia nella cura delle malattie che nel mantenimento del benessere nella medicina tradizionale cinese.

Andiamo a vedere le proprietà di questo frutto, le sue bacche che somigliano all’uva passa ma di un colore rosso acceso, sono considerate fonte di eterna giovinezza, infatti sono ricche di specifiche molecole antiossidanti come il betacarotene, la luteina, il licopene, la zeaxantina, la vitamina A, C ed E, utili nel contrastare tutti i processi ossidativi, spesso alla base di molte malattie, ma anche del comune invecchiamento.

Interessante è la presenza della betaina che protegge le cellule dagli effetti della disidratazione, donando migliore tonicità ed elasticità della pelle, ma la forza di questo frutto sono i polisaccaridi contenuti nella polpa, in particolare sono 4 i polisaccaridi del Goji, non presenti in altre specie botaniche finora conosciute: il Lycium Barbarum Polysaccharides (LBP1, LBP2, LBP3 e LBP4).

Questi polisaccaridi, oltre ad avere un potente effetto antiossidante, stimolano l’attività del sistema immunitario in particolare dei macrofagi, della immunità cellule-mediata e di quella anticorpale.

Arginano lo stress ossidativo, aumentano la resistenza fisica diminuendo la fatica, in pratica il Goji è un adattogeno naturale. Gli studi scientifici finora pubblicati riportano diversi effetti biologici del Lycium barbarum in vitro e in modelli animali.

La ricerca di base evidenzia che le bacche di Goji, per la loro caratteristica composizione, potrebbero indurre benefici contro le malattie cardiovascolari, infiammatorie, neurodegenerative ed essere utili nella prevenzione del cancro. Uno studio pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology ha dimostrato che le bacche di Goji potenziano la capacità antiossidante, attraverso l’aumento dell’attività degli enzimi superossido dismutasi (SOD), catalasi (CAT) e glutatione perossidasi (GSH-Px), ovvero, gli enzimi presenti nel nostro organismo fisiologicamente deputati alla trasformazione dei radicali liberi, che si formano anche nei normali processi metabolici, a specie non reattive, incapaci di danneggiare i tessuti.

Nel caso stiate seguendo una dieta ipocalorica le bacche posseggono un basso indice glicemico ed un forte potere saziante, ciò accade perché il Goji ha un effetto ipoglicemizzante e ipolipemizzante (ovvero abbassa il livello degli zuccheri e del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue) per cui sembra avere applicazioni terapeutiche promettenti per la cura dell’obesità, del diabete, nella sindrome metabolica e nelle complicazioni da essa risultanti.

Il succo di Goji ha marcatamente ridotto i livelli di glicemia, colesterolo sierico totale e i trigliceridi con un aumento dei livelli di HDL, mentre la somministrazione delle bacche di Goji ha avuto un ruolo nella riduzione del peso corporeo, nei livelli di insulina nel plasma, e nell’aumento della sensibilità all’insulina dei recettori per il glucosio, in esperimenti di laboratorio.

Tutto ciò si traduce in un utilizzo del succo e delle bacche di Goji in numerose patologie, ma soprattutto nel mantenimento di un buono stato di salute. Ma attenzione anche se le bacche di goji, per le loro qualità intrinseche, sono state soprannominate “i diamanti rossi”, va chiarito che vi sono una serie di possibili interazioni con eventuali trattamenti farmacologici.

Il Goji, proprio per il suo potere ipoglicemizzante, può interferire con i farmaci per il controllo del diabete, inoltre, sembra interferire con i farmaci regolatori della pressione sanguigna a causa di un sinergismo con essi, assolutamente vietato nel caso in cui si assumano anticoagulanti (es. Warfarin), nei farmaci metabolizzati a livello epatico (citocromo P450 , CYP2C9) interferisce con i tempi di metabolizzazione.

Si tratta, quindi, di controindicazioni piuttosto serie. Per cui, se siete in terapia farmacologia, ma in ogni caso sarebbe opportuno consumare il Goji sotto consiglio del vostro medico.

Foto fonte web

 

Importante: Questo rubrica non dà consigli medici, né suggerisce l’uso di tecniche come forma di trattamento per problemi fisici, per i quali è invece necessario il parere di un medico. Nel caso si decidesse di applicare le informazioni contenute in questo sito, lo stesso non se ne assume le responsabilità. L’intenzione del sito è quella di essere illustrativo, non esortativo né didattico.

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