Nazaro: «La Puglia è un susseguirsi emotivo di luoghi che riempiono il cuore, e di piatti e vini che esaltano lo spirito»

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Intervista a Fernando Nazaro, 45enne imprenditore nel settore alberghiero e Vicepresidente di Confindustria Turismo Lecce.

Fernando Nazaro, lei è Vicepresidente della sezione turismo di Confindustria Lecce ed imprenditore nel settore alberghiero: ci racconti qual è la sua idea di accoglienza e come si concretizza nelle sue strutture.

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Per me accoglienza è la capacità di coniugare al meglio cura, bellezza, passione e professionalità e di plasmare la propria proposta su misura per un target sempre più esigente, anche attraverso soluzioni innovative. Da anni il core business della mia impresa è proprio questo, declinato in un’offerta variegata: dal luxury hotel, all’hotel più tradizionale fino al B&B di charme e, in primavera, anche una nuova struttura, nel centro storico di Gallipoli, in un antico palazzo affrescato, davvero molto bella.

Si ritiene soddisfatto dei flussi turistici del 2022? Che cosa ti aspetti per la prossima stagione?

I dati sui flussi sono incoraggianti, soprattutto per il crescente interesse da parte dei viaggiatori stranieri, europei ma anche americani, abituati a viaggiare non solo in estate. Questo mi rende ottimista anche sulla prossima stagione, anche se molti aspetti sono da migliorare e per questo è necessario muoversi e fare squadra fin d’ora con le realtà attive sul territorio. Mi sono già espresso sulla necessità di creare un tavolo di confronto comune tra imprenditori e istituzioni, e sto lavorando perchè si concretizzi.

Tutto il Salento, Gallipoli in prima linea, sono mete apprezzatissime per il turismo straniero, è vero, ma anche gli italiani le amano. Cosa cerca chi viene a visitare la Puglia?

Semplificando, possiamo dire che il viaggiatore straniero che approda in Puglia è attratto principalmente dall’eno-grastronomia, vuole gustare le prelibatezze locali, scoprire la culturae le tradizioni, visitare i piccoli borghi antichi e godere di un buon clima. I turisti italiani cercano invece la vacanza estiva perfetta, fatta di lunghe giornate al mare, aperitivi al tramonto, cene che spaziano dalle proposte di mare a quelle di terra, passando per le sagre con la pizzica in sottofondo e arrivando ai concerti internazionali, dove il divertimento è assicurato. Il Salento è tutto questo e anche di più: il mio invito, per tutti, è quello di assaporare questo lembo di terra in primavera e in autunno, per poter vivere appieno e con la giusta lentezza quel mix incredibile di esperienze che spaziano dal gusto alla scoperta, al rito, e che ha nella tradizione l’esplosione della sua unicità.

Lei è evidentemente innamorato della sua terra, c’è un itinerario che consiglierebbe per una “prima volta” in Puglia?

La Puglia è un susseguirsi emotivo di luoghi che riempiono il cuore, e di piatti e vini che esaltano lo spirito. Dalla bellezza eclettica della mia Gallipoli, alle incredibili opere del barocco leccese, che ritroviamo anche nel prezioso centro storico di Nardò, dalla natura del Gargano all’essenza genuina di Bari, da Castel del Monte, fino al fascino autentico della valle d’Itria….. Il mio consiglio non può che essere quello di concedersi un viaggio on the road, e di fermarsi spesso e volentieri nei piccoli borghi e sulla costa: vi ritroverete immersi nella storia e conquistati dalla magia di questa terra. Tornerete dalla Puglia e dal Salento arricchiti nello spirito e nel gusto, e forse anche più golosi di quando siete arrivati.

É anche per questo che, secondo lei, sono sempre più i travelbloggers e gli influencer che scelgono la Puglia come meta per le loro vacanze italiane? Secondo lei rappresentano una vera risorsa per la promozione del territorio?

Credo di si, specie quando sono in grado di fare una vera narrazione del territorio e sono animati da una passione autentica. Questo accade soprattutto a quelli tra loro che sono specializzati in una nicchia di mercato, come per esempio quella dei bikers o dei velisti, o a chi ha numeri di media entità ma contenuti di grande qualità. La comunicazione è e resta comunque una strategia fondamentale: nuovi strumenti per nuovi tempi.

In ultimo, crede davvero in una rapida svolta verso un turismo sostenibile?

Non solo ci credo, ma lavoro ogni giorno per renderla concreto, sia come imprenditore che come figura istituzionale. É una responsabilità di cui sento tutto il peso e una necessità dalla quale nessuno di noi si può esimere, specie chi fa impresa. Dobbiamo agire con resilienza e la sostenibilità deve essere il nostro obiettivo primario e collettivo: di tutto questo siamo solo temporanei custodi, non dimentichiamolo mai.

DT

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