LOKI, il Dio dell’inganno

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Loki (Loki Laufeyson, o figlio di Laufey) è uno dei “super” antieroi dell’universo Marvel Comics, liberamente ispirato al omonimo dio della mitologia norrena, e legato alla narrativa fumettistica di Thor. È apparso per la prima volta nel fumetto n°6 di Venus (agosto 1949), in cui venne raffigurato come uno degli dei dell’Olimpo, per poi esserne bandito e relegato in esilio negli inferi.

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Fece il suo debutto ufficiale in Viaggio del Mistero (1^ serie) n°85 (ottobre 1962) in cui fu lanciato nuovamente dal duo Stan Lee e Larry Lieber con una precisa finalità; il contributo più importante di Loki nei fumetti della Marvel, è senza dubbio il fatto, che l’originale formazione degli Avengers, fu creata per contrastare la crescente sete di conquista del God of Mischief.

Loki non fa parte del popolo di Asgard, ma egli è il figlio di Laufey, il leader dei Giganti del Gelo, i primi e i più agguerriti nemici degli Asgardiani. Loki fu trovato molto piccolo dal capo delle divinità nordiche Odino, che dopo aver aver sconfitto Laufey il Gigante, decise di tenere con sé il piccolo orfano, decidendo di crescerlo come un membro della sua famiglia al fianco del suo figlio biologico Thor.

Durante l’intera loro infanzia, Thor e Loki crebbero nell’inimicizia, causata dal livore che quest’ultimo provava nei confronti dell’appariscente fratello; Loki era chiaramente inferiore a Thor per forza fisica e coraggio, ma le sue innate abilità magiche e psichiche (apprese dalla madre biologica) lo rendevano altrettanto temibile, se non di più.

Il talento naturale di Loki nel creare caos e malizia si sviluppa man mano che questi cresce, portandolo a guadagnarsi l’appellativo scomodo di “Dio del Male”. Tuttavia, quando  i suoi scherzi assunsero forme e conseguenze sempre più gravi, Odino si stufò di lui imprigionandolo in isolamento.

Loki riuscì comunque a scappare grazie alla sua capacità manipolatoria; abilità questa che più volte uso contro Thor, che subì frequenti attacchi diretti o portati da avversari soggiogati con detrezza dal fratello. Ne fu un esempio la creazione del super criminale Absorbing Man, che permise a Loki di mettere in seria difficoltà il dio del tuono.

La sua sete di rivalsa e conquista non risparmiò nemmeno la Terra ed i suoi abitanti, ed il conseguente conflitto planetario lo mise in aperto contrasto con i supereroi della Terra, al punto da determinare la nascita del gruppo scelto d’intervento degli Avengers.

Nonostante l’odio per Thor e Odino, Loki li aiuto molte volte a difendere Asgard, se non altro perché ogni aspirante invasore aveva intenzione di distruggerne il regno e la popolazione, mentre Loki voleva imporsi solo come suo imperatore.

Nei sacri testi asgardiani, era previsto che Loki avrebbe condotto i nemici di Asgard nell’Impero Eterno e lo avrebbe distrutto in un conflitto finale detto Ragnarok; profezia questa che si avverò in una battaglia dal gusto mitologico (detta di “Quelli che siedono in alto nell’ombra”), in cui la nascita, la vita e la morte del popolo di Asgard si susseguiva in un ciclo uguale e continuo, finché Thor non ne riusci a bloccare la ripetitività al costo della vita di tutti i suoi sudditi e di un incantesimo che lo legò ad un sonno profondo.

Durante la Civil War, il martello di Thor, il Miolnir, ritornò da solo sulla Terra per essere utilizzato da un clone di Thor creato da Loki, annunciandone così il duplice rientro sulle scene.

Il Thor Clone, venne poco dopo distrutto dallo stesso Mjolnir, durante un episodio del comics dei Fantastici Quattro, confermando il ritorno definitivo del dio del tuono  sulla Terra, che con una nuova armatura e privo della barba (e delle cicatrici che essa copriva) comparve al fianco di Loki per affrontare la più difficile battaglia sino a quel momento combattuta; la difesa della Terra, di Asgard e dell’Universo intero dalla violenza di Thanos provvisto del Guanto dell’Infinto. Nella serie Ultimate della Marvel Comics, è apparsa una versione alternativa del dio delle malefatte, in cui questi è in grado di cambiare la realtà circostante a suo piacimento.

L’esatta origine di questo suo potere è ancora ignota, come la sua reale forza, dato che il comics targato Ultimate version è di recente pubblicazione e ancora in corso d’opera.

Benché sia di origine  Jotunn, Loki ha molte abilità simili a quelle degli Asgardiani; possiede una forza fuori dall’ordinario, ed invecchia molto più lentamente di un normale essere umano, ma è privo dell’immortalità che distingue gli dei dell’Olimpo. Il corpo di Loki è immune a tutte le malattie e infezioni terrestri e ha una formidabile resistenza alle lesioni corporali.

Ha un gran numero di abilità mistiche con gli effetti più svariati: può proiettare campi energetici e generarne di difensivi – amplificare temporaneamente il proprio potere spirituale e traslarlo ad altri esseri viventi ed oggetti per garantirsene l’utilizzo e i servigi. Inoltre, può levitare a velocità sostenuta e teletrasportarsi attraverso più dimensioni e viaggiare persino nel tempo.

La sua destrezza nelle arti psioniche è unica e gli ha permesso più volte di entrare in contatto e comunicare con qualsiasi soggetto di suo interesse, fino alla sua completa manipolazione.

Oltre a i suoi doni mistici, Loki possiede un intelligenza superiore alla media; tuttavia, il suo odio per Thor e la sua inarrestabile brama di potere, con l’incapacità di collaborare e il conseguente isolamento, sono le principali cause del fallimento di ogni suo piano.

Loki è inoltre un mutaforma, abile sia nell’alterare le proprie dimensioni che nell’assumere le sembianze di qualunque altro essere vivente; non necessariamente tale processo gli permette di ottenere anche le abilità della creatura (o persona) in cui muta, fatta eccezione che per alcune capacità naturali come ad esempio il volo in forma d’uccello o di drago.

Dopo la sua rinascita, tale capacità si è di molto ridotta lasciandolo in grado di mutare sesso o specie ma non di assumere le sembianze di qualcun altro.

Un volta cancellato il proprio nome dal Libro di Hel, Loki ha inoltre ottenuto di poter permanentemente ingannare la morte reincarnandosi in una nuova forma ogni volta che viene ucciso.

Articolo e Illustrazione Christian Imbriani

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