Sogno di lavorare ancora con Giuliano Peparini
Bello, maturo, affascinante l’attore pugliese Francesco Mànisi torna alla grande fiction nazionale al fianco di Simona Cavallari e Giuseppe Zeno in “Storia di una famiglia per bene 2” in onda prossimamente su Canale 5. Attore da tanto tempo è stato spesso identificato come il cattivo della fiction tv per i ruoli da ‘villain’ nelle fiction Mediaset “Furore 2” e “Il bello delle donne…alcuni anni dopo”. Cupo e solare insieme, faccia bella e complicata al punto giusto, fisico allenato, Mànisi si fa notare.
Durante la conferenza stampa di presentazione del film di Daniele Catini “Diversamente Acqua” di cui è aiuto regista, Francesco ha l’occasione giusta per parlare di se e del suo lavoro. Racconta la sua passione per il coreografo ed artista a tutto tondo Giuliano Peparini per il quale anni fa ha recitato nella trasmissione televisiva House Party. Il suo desiderio è di tornare a lavorare per Giuliano. «E’ un’ artista enorme e tira fuori il meglio da chi lavora con lui» sottolinea Francesco. L’attore ha parole meravigliose anche per Stefano Reali, regista della serie ”Storia di una famiglia per bene 2”: «Sogno di tornare sul set diretto da lui nella terza serie della saga, Reali è un Maestro». Lo abbiamo intervistato in esclusiva nazionale.
Francesco raccontaci la tua esperienza sul set della serie “Storia di una famiglia per bene 2”.
E’ stata una delle più belle esperienze della mia vita, ho lavorato con un grande cast fatto di grandi professionisti come Simona Cavallari e Giuseppe Zeno e la stessa Federica Torchetti, o Alex Lorenzin. Un’esperienza indimenticabile lavorare col Maestro Stefano Reali, il regista della serie. Lavorare con lui e sotto la sua direzione è un’ esperienza forte. Reali sul set e nella vita è un uomo che stimo tantissimo. Forte, deciso, pragmatico, veloce e di una creatività infinita. Lavorare con Stefano Reali vuol dire essere un professionista nel settore, perché i suoi tempi e le sue richieste, solo da un professionista possono essere realizzate, in qualunque settore di un set cinetelevisivo . Mi sono divertito tantissimo ed è stata per me una super palestra da ogni punto di vista. Ho vissuto momenti straordinari, e soprattutto d’ ascolto. E’ stato bello fare squadra con quello che poi nella serie sarà il mio gruppo, diciamo la mia “famiglia di appartenenza”, composta e capitanata dal grande Alessandro Pess nel ruolo di Guido Palmisano il boss. Io interpreto Vanni suo braccio destro con Antonio Monsellato nel ruolo di Vito il suo braccio sinistro. VIto e Vanni nella serie, vengono chiamati i gemelli… poi scoprirete perché. Infine nel gruppo c’è il mitico “sbirro” interpretato da un grande Giuseppe Ciciriello. I momenti belli di questa esperienza sono stati con il mio gruppo! I momenti in cui ci siamo aiutati a vicenda, nelle scene, nella recitazione, fuori dalle scene. Abbiamo avuto molto dialogo con il Regista Reali e ciò ci ha permesso di andare velocissimi e soprattutto di divertirci lavorando con la massima serietà e concentrazione. Senza parlare del legame di amicizia che ha creato tutto ciò tra di noi.
A quale lavoro della tua carriera sei più legato?
Senza dubbio ad ‘House Party’. Andato in onda nel 2016 su Canale 5 in prima serata per tre serate. Un format sbalorditivo. Professionalmente e a livello di emozioni, non ho mai vissuto niente del genere. Lavorare con e per Giuliano Peparini è sempre il massimo che possa capitare nella vita per chiunque vivi d’ Arte. E’ non parlo di essere necessariamente un attore. Per me il lavoro nell’ Arte non ha un’etichetta, cambia semplicemente nella forma. Sono legato a quell’ esperienza e al modo di lavorare di Giuliano perché sinceramente… nessuno mai ha ancora toccato “artisticamente” le corde delle mie emozioni più di quanto abbia fatto il Maestro Peparini e che ancora continua a fare. Seguo i suoi spettacoli, i suoi artisti, la sua “magia”.
Occasioni mancate?
Occasioni mancate? si… diciamo che il mio “vivere di pancia”, di istinto me ne ha fatte perdere tante di occasioni. Ci sono registi importanti che su di me hanno scritto anche un film, che stava sul nascere in un certo periodo. Gente che mi conosce bene. Poteva nascere un grande film ma non è nato. Non era il momento tutto qui. Più che un’occasione mancata diciamo che semplicemente per me, non era il momento giusto.
La tua vita sentimentale?
La mia vita sentimentale? Un vero disastro. Sono uscito un anno fa da una relazione lunga e importante con una donna meravigliosa che porto nel cuore e con la quale oggi abbiamo un bellissimo rapporto. Questa estate ho passato un’estate unica, meravigliosa, ricca di emozioni e mi stavo infatuando di una ragazza altrettanto meravigliosa… ma pure lì una bella sprangata sui denti. Niente.. a quanto pare non sono fatto per una relazione. In un modo o nell’altro pare che io debba stare da solo.
Hai tanti tatuaggi ma abbiamo notato un piccolo 666 sul braccio. Non è forse quello il numero del Diavolo? Sappiamo che sei Buddista…
Sono un praticante buddista da tanti anni ormai. Il 666 è un numero che porto dietro da sempre. Un po’ perché vedendolo mi ricordo sempre di cosa sono capaci gli essere umani, me compreso. Poi l’ho tatuato anche perché è il mio porta fortuna. Associo quel numero a certi concetti di vita e a certe filosofie che vanno molto più vicine alla mia concezione delle cose che su favole bigotte. Ad esempio sono un fan sfegatato del film ‘l’Avvocato del Diavolo’ con Al Pacino. Beh, non c’ è una sola parola nei testi di John Milton che io non condivida. Sono sempre convinto che il Diavolo, come dice nel best seller, sia un’ umanista!
Anzi (dice il diavolo interpretato da Al Pacino nel monologo) sono l’ultimo degli umanisti! Chi sano di mente potrebbe negare che il ventesimo secolo è stato interamente mio? tutto quanto Kevin!! ogni cosa!! Sono all’ apice! è il mio tempo questo, è il nostro tempo. Perché la legge bambini miei ci da accesso a tutto quanto. E’ il nuovo sacerdozio!! E’ il supremo biglietto omaggio. E guardandomi attorno, vedendo guerre e fame, bambini che muoiono in nome del “bene” dei nostri VERI diavoli a capi di stato… TUTTI non se ne salva uno in tutto il Mondo.
Ecco… il numero che ho sul braccio ogni volta che lo vedo mi da un focus su tutta l’ ipocrisia umana mettiamola cosi. Proprio perché mi allontano da costrutti di vario genere e sono ateo fondamentalmente, trovo anche nel Diavolo delle cose buone. Se fossimo tutti “umanisti” capiremmo che dietro ogni problema c’ è una soluzione, che dietro ogni disagio c’ è una storia, che dietro ogni sofferenza che porta gli uomini a fare pazzie, c’ è una storia, la stessa storia che ogni singolo essere umano in un modo o nell’altro vive o può vivere. Quindi, invece di giudicare forse dovremmo sviluppare di più la compassione e capire che appunto. siamo tutti umanisti, diavoli il che non vuol dire essere cattivi!! ma semplicemente umani. Vige sempre il mantra per me che non esistono cose buone o cose cattive, ma solo un uso buono o cattivo delle cose. Poi se volete dare un nome voi al bene o al male fatelo, io non mi sento così elevato da giudicare nessuno sulla faccia della terra. Anche per questo il 666, per me è un simbolo anticonformista. E se una cosa, anche tremenda, l’ha fatta un essere umano, vuol dire che c’ è la stessa probabile percentuale che la stessa cosa possa farla chiunque su questa terra. Quindi ‘ Bene e Male ‘ esistono entrambi in tutti penso, e non solo dentro di me. Ecco, il tatuaggio per ricordarmi sempre questo.
Sogni nel cassetto?
Si assolutamente. Dal punto di vista lavorativo ho due sogni, dico la verità. Il sogno della vita invece, attualmente non vuole realizzarsi. Io il sogno della vita lo vivo nel presente ,così come il dramma quindi non mi voglio proiettare nel futuro con illusioni. Vivo sogni e drammi costantemente ogni istante. Ma lavorativamente si: sogni e aspettative ci sono eccome e non guastano. Beh il primo ovviamente mi auguro e spero con tutto il cuore che la serie abbia successo e che ci porti a fare un’eventuale terza stagione. Ripeto è stata un esperienza che più che mai mi piacerebbe rifare. Il secondo sogno, sempre parlando di lavoro mi piacerebbe avere un’ altra occasione per lavorare in uno spettacolo di Giuliano Peparini. So che quell’ uomo ha la capacità di accedere all’ anima e l’arte dei suoi artisti in un modo unico, e vivere ora un’esperienza del genere, con una maturità differente ovviamente, rispetto a quando ci ho lavorato diversi anni fa, è si…un grande sogno!. Non sono uno che dice.. il mio sogno è fare un film da protagonista o quello o quell’altro. Io voglio vivere di emozioni. Le emozioni sono la benzina della mia vita. In positivo e in negativo, e sono l’unica cosa che mi fanno sentire vivo. Quindi.. incrociamo le dita e mai dire mai (ho imparato quest’ anno).
DT