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Cantautore Bolognese, da parecchi anni all’estero per lavoro, da sempre appassionato di musica e song writing, Stefano Bertozzi compone il suo primo brano (No more Promises) a 15 anni; da allora non si è più fermato: due album “Let me decide” (2016) e “Failing Targets” (2018) e5 EP “Meeting You”, “Notes on a Love Affair” e “Diversamente”, “Getting There” l’ultimo dei quali, “Thinking Twice” , è del 2020.
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Già nel 2018 Stefano aveva cambiato taglio, precisamente a partire dal singolo “Scrivere Sulla Spiaggia”, producendo diversi brani di stampo più allegro e spensierato, tra cui ricordiamo “Vacanze”, “Málaga”(in spagnolo), “LazyisNice”, e “Christmas Nights” che è interpretato dalla cantante Natasha Fraser.
Ed è proprio in questo filone che si inserisce il nuovo singolo, “Con il sole”, in radio e negli stores da venerdì 11 giugno; una canzone, che scalda, rasserena e incuriosisce perché ogni strofa ha un arrangiamento particolare che muove il brano dall’inizio alla fine. Lo abbiamo intervistato per saperne di più…
Come nasce “Con il Sole”?
È un brano che nasce dall’esigenza di spensieratezza: avevo voglia di sprigionare energia positiva e di scacciare la prigionia imposta dalla pandemia, per motivi legittimi certo, ma pur sempre di prigionia si tratta. Libertà, riappropriarsi delle vecchie abitudini e di altre piccole cose che compongono il nostro mondo sono le motivazioni che mi hanno ispirato; insieme al desiderio di socialità che è mancata per troppo tempo, al rifiuto di quell’odioso isolamento che, temo, porterà ancora tanti disagi a livello sociale. Questo brano vuol essere il mio piccolo contributo affinché le persone possano liberare la loro mente da cattivi pensieri ed affanni, almeno per 3 minuti. Ammetto che sia un obiettivo ambizioso, ma è sempre meglio partire puntando in alto.
Parlando del tuo brano hai detto: “Particolarmente azzeccata è stata la scelta del tema del Sole che, come diceva Eraclito, è nuovo ogni giorno”. Che significato ha per te questa frase?
A Malaga ho le finestre esposte a nord est e quindi il sole entra imperioso nella stanza di prima mattina, marcando l’inizio di un nuovo giorno che, se siamo intelligenti, non dobbiamo sprecare. Un nuovo giorno che ti mette alla prova ma, al tempo stesso, ti permette di fare cose utili per te ed il prossimo se hai modo di lavorare all’interno di una struttura pubblicao di un ente rivolto al volontariato o al non-profit. Quindi il sole ti carica e ti ammonisce a non perdere tempo, a goderti la vita, ma ad arricchirla dando il tuo contributo, grande o piccolo che sia.
Preferisci scrivere in italiano o in inglese, e perché?
A dir il vero, scrivo anche in spagnolo. In inglese è decisamente più facile poiché ho studiato all’estero e lavoro in questa lingua da oltre 26 anni, quindi mi viene più naturale. Un ulteriore motivo è che ascolto più spesso brani in inglese, la ricchezza di questa lingua aiuta molto con la metrica e agevola anche coloro che non sono songwriters di mestiere.
Forse la vera ragione è che ogni brano nasce nella mia mente che lo concepisce già in inglese, italiano o spagnolo. A volte sogno in inglese anche se i paesaggi hanno quasi sempre colori mediterranei.
C’è uno strumento musicale che non suoni ma che vorresti imparare?
Il piano è lo strumento che vorrei imparare a suonare nel momento in cui terminerò la mia vita professionale. Una seconda scelta potrebbe essere uno strumento a fiato. Gli strumenti musicali sono come le lingue straniere: ti arricchiscono e ti fanno sentire più integrato nella comunità internazionale in cui viviamo.
Cosa stai progettando, dal punto di vista artistico, per i prossimi mesi?
In realtà sono impegnato su due progetti che mi piacciono molto. Il primo è uno duetto con un altro cantautore bolognese, mentre il secondo è un brano da solista in inglese. Vediamo cosa il futuro ci riserva. Diciamo che le sorprese non sono ancora finite nel 2021.
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