DITUTTO. Intervista Esclusiva alla band I RIO

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“Buona Vita” è il loro il nuovo album

 

A distanza di anni come descrivereste il vostro progetto? In cosa vi sentite diversi rispetto agli inizi in termini di consapevolezza e approccio al lavoro per esempio?

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Abbiamo vissuto diverse esperienze sia musicali che umane che ci hanno fatto crescere ed evolvere sia come musicisti che a livello personale. Scrivere canzoni per noi vuol dire prima di tutto “viverle”, cioè raccontare di qualcosa che è passata sulla nostra pelle attraversando poi, il cuore. Abbiamo sempre cercato di raccontare situazioni, emozioni e fatti che ci vedessero coinvolti in prima persona, solo così pensavamo di poter raccontare qualcosa di credibile anche se, in alcuni casi lievemente romanzate. L’approccio al lavoro invece è cambiato moltissimo, dalla meticolosità degli esordi, la ricerca della perfezione nei suoni e nell’interpretazione vocale, siamo passati all’istintività, abbandonando tutti gli orpelli inutili andando dritti al sodo, all’essenza di un brano.  È un atteggiamento molto rock’n’roll di questi tempi e abbiamo scelto di fare un passo indietro “musicalmente e umanamente parlando”, rivolgendoci verso quella musica che ci ha cresciuti e che nonostante il tempo, quando la riascoltiamo tuttora ci alza i peli sulle braccia e ci smuove lo stomaco. Volevamo che “Buona Vita”, nel tempo “per chi lo avrà apprezzato”, possa fare questo effetto.

 “Buona vita” è il vostro nuovo disco. Vi va di raccontarci qualcosa? Siete soddisfatti del risultato?

Siamo entusiasti! Assolutamente! Personalmente lo reputo uno dei migliori del nostro percorso musicale, se non il migliore, e non perché è l’ultimo! Nonostante sia stato ponderato a lungo il fatto di richiuderci in studio per sfornare nuove canzoni “Buona Vita”, è stato registrato in un mese, è carico di positività e di energia “pulita”, che di questi tempi sembra latitare in tanti altri campi. Non siamo mai stati così centrati come in questo momento, così uniti come band, e il risultato “permettetemi di dirlo”, si sente. Sfido chiunque a dire il contrario.

Qual è il brano che vi rappresenta di più?

Tutti! Sono freschi, nuovi, neonati, come potremmo sceglierne uno solo… Anzi se devo essere sincero, c’è un trittico che quando arriva mi fa tornare il sorriso e non è una cosa scontata perché sono una persona molto critica rispetto a quello che faccio, ma quei tre brani racchiudono quel qualcosa che pensavo di non trovare più da tempo. Invece, sono arrivati e sono lì, tra le nove tracce del disco. E questo mi mette di buonumore. Vi invito a indovinare quali…

 Cosa avete ascoltato maggiormente mentre lavoravate a “Buona Vita”?

Un po’ di tutto, come sempre. Fortunatamente siamo ancora curiosi e onnivori di ogni genere di musica e questo ci permette di assimilare milioni di soluzioni per i nostri arrangiamenti. Il tutto viene frullato e mixato attraverso le nostre diverse personalità e il marchio RIO alla fine, riesce sempre a dare un atteggiamento e una connotazione stilistica unica.

Pensate che un artista nato sui social abbia le stesse probabilità di sfondare rispetto a uno dei talent?

Dipende sempre dal budget che si ha a disposizione. Per investire sui social oggi e avere una visibilità concreta ci vogliono veramente molti soldini. Altrimenti si rimane i coltivatori del proprio orticello. I talent dalla loro parte hanno le ultime case discografiche e di conseguenza i media che foraggiano rendendo la strada di questo o di quell’artista emergente più facile da percorrere. Alla fine però, quando ha messo fuori la testa, è la gente che decide e ci vuole sempre quella fettina di culo che ti permette di saltare la rete senza capire come hai fatto.

Come siete nella vita di tutti i giorni, quali sono le cose che catturano la vostra sensibilità o che semplicemente vi divertono?

Credo sia per tutti e quattro, la semplicità! Le cose di tutti i giorni che, per una band come la nostra che ha vissuto metà della sua vita lungo la strada diventano un lusso. Ma soprattutto le persone che ci amano e che continuano nel tempo a tenerci con i piedi per terra… Essere trascinati via nel vento, è un attimo.

Prossimi impegni?

Consigliamo a tutti di collegarsi al nostro sito ufficiale www.rio.it o di diramarsi nei meandri dei nostri social network che sono pieni zeppi di curiosità e informazioni sui nostri eventi. Per quanto mi riguarda, dimentico sempre le date dei nostri concerti.

Buona Vita! Fabio M.

 

Biografia

I RIO si formano alla fine del 2001 ma l’esordio discografico risale al 2004. Da quel momento la band ha pubblicato 6 album e 1 Best Of da cui complessivamente sono stati estratti più di 20 singoli. Gli ultimi 3 lavori in studio, “Ops”, “Fiori” e “Mediterraneo”, sono balzati in cima alle classifiche di vendita su iTunes. I RIO vantano un’intensissima attività live (circa 650 concerti): nel corso degli anni hanno suonato non solo in Italia, ma anche in Brasile, Messico, Romania, Belgio, Inghilterra e Francia.
Vanno inoltre ricordate varie partecipazioni in qualità di head opening act ai concerti di Elisa e Ligabue, compreso il concerto-evento “Campovolo” a Reggio Emilia, di fronte a 180.000 persone. Sono numerosissime le adesioni al fanclub ufficiale “Mariachi Hotel”.
La band è composta da Fabio Mora (voce), Fabio ”Bronski” Ferraboschi (basso), Alberto “Paddo” Paderni (batteria) e Gio Stefani (chitarra).

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