DITUTTO. Intervista Esclusiva a “GLI AMICI DELLO ZIO PECOS”

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“Le azioni noiose” è il primo singolo estratto da Gli Amici dello zio Pecos che hanno pubblicato l’album “Dentro le cose”, raccolta di inediti in cui non c’è limite alla creatività, curato interamente dalla band ed edito da Astralmusic.

“Dentro le cose” è l’album della band marchigiana composto da 10 tracce, frutto dell’evoluzione negli anni de Gli amici dello zio Pecos. Band incredibile per sound e testi, mai scontati. Album presentato con un singolo che, accompagnato da un videoclip, riesce ad essere diretto, esplicitoe artisticamente di altissimo livello.

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Tante date grazie ad una gavetta che li ha portati ad essere affiancati da uno staff competente, Gli amici dello zio Pecos sono una delle rivelazioni del 2018. (videoclip di “Le azioni noiose”: Https://www.youtube.com/watch?v=qQiVyJ4Verg)

 

Guardatevi indietro. Come valutereste il vostro percorso?

Un percorso in crescendo che è cominciato con tanta spontaneità. Dopo l’adolescenza rocchettara, abbiamo avuto i primi concerti con la formazione “Gli amici dello zio Pecos” con un repertorio country, con un sound minimale. Ci siamo accostati poi al folk, ma tutto è avvenuto a sensazioni, senza pensare al pubblico. Non intendo dire senza rispettarlo, ma senza pensare solo al successo. Proponevamo onestamente ciò che piaceva a noi. Ovviamente l’essere apprezzati ci ha stimolato e sono nati due dischi, prima di quest’ultimo, le cui canzoni sono ancora valide quando le suoniamo dal vivo. Ma in seguito abbiamo lavorato tanto per ottenere canzoni più mature sia dal punto di vista dei suoni che da quello dei contenuti, cercando di proporre musica accessibile a tutti, ma, allo stesso tempo, diversa.

Che musica ascoltate?

é veramente impossibile rispondere. O meglio dovremmo dire “tutta”. Apprezziamo ogni linguaggio musicale e poi siamo quattro teste: per cui c’è chi tende verso il rock, chi predilige jazz, chi ascolta classica, o le nuove idee del momento. Il pensiero che ci mette d’accordo è, non solo che ogni musica è apprezzabile, ma che ogni momento, che sia della vita, o della stagione o addirittura della giornata, ha bisogno della musica giusta. A volte cambia col sole, con la pioggia.

“Le azioni noiose”  è nata ispirandovi alla società contemporanea?

Assolutamente sì. Le dichiarazioni sui social sembrano dire “Non avete capito niente! Ignoranti! Bisogna far questo o quest’altro per salvare il mondo!”. Siamo rimasti colpiti da questa voglia di mostrare per forza e con forza il proprio pensiero. E abbiamo riflettuto su una domanda: “è giusto prendersela così tanto? O forse a volte è meglio abbandonarsi in quelle azioni banali?” Questo il senso della canzone. A volte se ognuno di noi fosse sereno per aver fatto ciò che gli piace,forse ci sarebbero meno tensioni.

Chi sono Gli amici dello zio Pecos?

Quattro musicisti che credono seriamente in quello che fanno. L’essere umano si scontra per la politica, per la spiritualità. Ma le attività ricreative, che siano artistiche o sportive, sono anch’esse fondamentali. Sono l’unico punto d’incontro degli uomini. E noi cerchiamo di alimentarle.

Ascoltando il vostro album si può sentire un affiamento incredibile tra i componenti. Il pubblico lo percepisce anche live?

Siamo amici nella vita, suoniamo insieme da 20 anni. Eravamo bambini. Devo ammettere che c’è un’intesa incredibile. Basta uno sguardo, una sensazione, per andare insieme. Il nostro affiatamento, ci dicono, si percepisce. é un nostro punto di forza. Ed è bello essere una vera band. Abbiamo 4 microfoni,  c’è sì una voce principale ma cantiamo un po’ tutti e non c’è un vero leader. I discorsi sul palco sono scambi di battute tra noi 4. Il complimento più bello è quando ci dicono “Siete una band!”

Ci sono episodi, nella vita artistica della band, in cui avete avuto la sensazione di fare un balzo in avanti?

Ci sono stati premi vinti, che sono stati gratificanti, ma sia all’inizio, sia quando abbiamo fatto un bel balzo avanti decidendo di farlo come attività, è stato sempre il pubblico, le richieste, la partecipazione ai concerti. Situazioni che ci hanno dato conferma di essere sulla strada giusta.

C’è qualcuno che ha creduto in voi sin dal primo momento?

Sì, in molti hanno creduto in noi. Sia impresari, sia organizzatori di eventi. Vedi ad esempio la direzione di Musicultura, o gli addetti al premio Enriquez, e addirittura il nostro amico e segretario Giacomo della Isolani Spettacoli che è ancora con noi. Ci hanno premiato e hanno visto qualcosa di buono anche quando lo show e le composizioni non erano complete e professionali come quelle di oggi.

Come valutate lo stato della musica italiana, voi che lo vivete dall’interno?

Dobbiamo dire che ci sono un sacco di artisti veramente validi, con qualità delle composizioni, con testi eccezionali. Forse rimangono di nicchia? Forse il pubblico vuole altro? Forse il pubblico ama solo quello che gli viene proposto dalle radio più grandi?  Non lo sappiamo. Ma sono queste le lamentele che si sentono. Possiamo solo dire che noi andiamo avanti e ci piacciono quelle realtà che, invece che lamentarsi sul fatto che passa sempre la solita roba eccetera eccetera, lavorano sodo, propongono, danno il loro contributo, ci provano. Lamentarsi e basta serve a poco.

Progetti futuri?

Abbiamo sperimenteto uno spettacolo, una specie di varietà in cui convergono più forme di arte: danza, comicità, immagini e musica. Uno spettacolo nuovo e interattivo col pubblico. è stato molto apprezzato e lo riproporremo in tutta Italia. A breve, inoltre, lavoreremo a un video di una canzone del nuovo album. La canzone è “Merda” dal titolo provocatorio, ma che in realtà è una canzone che parla d’amore. Produrremo un fantastico video che coinvolgerà l’aspetto sociale.

Ci sono live in programma?

Sì. Dei bei concerti in questo periodo nel centro Italia. Anzi consigliamo a chi è interessato di visitare il nostro sito o i social per scoprire date e novità.

In bocca al lupo ragazzi, grazie per le vostre canzoni.

Grazie a voi. é stupendo che qualcuno si interessi seriamente a ciò che facciamo.

DT

 

 

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