DiTUTTO. Intervista esclusiva alla campionessa JAMILA LAURENTI: “Ce l’ho messa davvero tutta perché volevo vincere”

adv

adv

di Patrizia Faiello

Ditutto vi propone oggi l’intervista alla giovanissima campionessa di Tennistavolo, meglio conosciuto come ping pong, Jamila Laurenti. Per Jamila, figlia di Giovanni Laurenti, atleta della Polizia di Stato già campione interforze nel 2013, questo è un periodo davvero ricco di soddisfazioni e podi.

adv

adv

adv

Nata a Rieti nel 2002 ha già collezionato numerosi successi, grazie anche al sostegno della FITET, la Federazione Italiana Di TennisTavolo che sta puntando sui ragazzi più capaci.

Dopo aver vinto i mondiali di Tennistavolo under 15 alle isole Fiji è reduce dalla vittoria di doppio di seconda categoria ai Campionati italiani 2018 (medaglia d’oro in doppio e singolo e  medaglia d’argento nella prima categoria assoluto). ù

La nuova risorsa della squadra di Tennistavolo Vallecamonica si sta preparando insieme al tecnico Giuseppe Del Rosso alla qualificazione per la quarta edizione delle olimpiadi giovanili a Buenos Aires, riservate ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni.

Ti sei giudicata l’accesso agli ottavi di finale. Ti aspettavi questa vittoria?

Se devo essere sincera si! Ce l’ho  messa davvero tutta perché puntavo proprio alla vittoria.

Come fai a  capire che sei davvero pronta per affrontare una gara?

Credo sia il fatto di sentirmi a mio agio durante gli allenamenti e soprattutto durante le gare. In qualsiasi ambito cerco di essere sempre positiva e motivata questo è fondamentale secondo me per sentirsi veramente pronti!

Com’è stato vivere questa esperienza?

Per me è stata davvero un’occasione magnifica e bellissima. In Italia finora nessun’altra atleta è riuscita a vincere un titolo italiano tra l’altro così importante a soli 15 anni. Sono felicissima.

Quando gareggi prevale di più la competizione o la passione?

Le sensazioni che provo cambiano molto da torneo a torneo.  Ovviamente una gara nazionale è molto diversa da un torneo per la qualificazione alle Olimpiadi.  Io comunque non mi faccio mai prendere dalla paura e dall’ansia.

Per quello che hai potuto osservare finora l’atteggiamento delle sfidanti è lo stesso?

Per la mia esperienza le altre atlete italiane sono un po’ diverse da questo punto di vista. Prima di una gara loro sono molto tese, hanno paura di giocare per poi perdere. Sicuramente la concentrazione durante una gara è molto importante e per questo io cerco di mantenere sempre la calma e comunque divertirmi. Se poi perdo capisco che devo allenarmi di più e per fortuna i risultati si vedono.

Hai dedicato a qualcuno in particolare la vittoria dei Campionati italiani?

Si ai miei nonni Giuseppe e Joseph che sfortunatamente sono entrambi malati.

Cosa ti aspetti dal futuro?

Una grande autonomia. Tutta la mia famiglia è arruolata nel corpo della Polizia di Stato, il mio desiderio è quello di continuare su questo percorso, entrando a far parte del gruppo sportivo Fiamme Oro.

Cosa vorresti realizzare ora?

Dopo questa vittoria mi sto preparando per le Olimpiadi, che si svolgeranno il prossimo ottobre a Buenos Aires

Dopo le Olimpiadi invece?

Sono felice di essere già nella categoria delle juniores, ma il sogno più grande è quello di riuscire a diventare una giocatrice fortissima e far parte delle prime 20 nel mondo nella categoria Assoluto. Il prossimo traguardo saranno infatti le Olimpiadi categoria assoluto, che si terranno a Tokyo nel 2020.

 

adv

adv