ESCLUSIVO. Intervista alla band “Le Camere di Sophie”

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“Le Camere di Sophie”
è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Raffaele Tindaro (pianoforte e voce) e Fabrizio Ribaudo (batteria), ispirati dall’esplorazione di nuovi generi, suoni, stili non distanti dalla comprensione comune.

 

Il 13 marzo è uscito il loro nuovo disco e sono reduci da un viaggio con Uniweb Tour, progetto che prevede esibizioni live nelle maggiori webradio universitarie italiane.

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Le Camere di Sophie è il nome della vostra band e del vostro nuovo disco uscito il 13 marzo. Chi è Sophie e perché avete deciso di chiamarvi così?

Volevamo a tutti i costi inserire nel progetto una componente femminile e il nome Sophie ci sembrava molto musicale. Sophie “esiste” e non è altro che una bellissima donna, che conoscemmo in occasione di un tour alle Isole Eolie di qualche anno fa. Le Camere invece rappresentano un po’ il mondo del disco, 10 brani con impronta multistilistica, come un viaggio in tante Camere diverse tra loro ma appartenenti a una stessa casa, dunque con un filo rosso di congiunzione.

Cosa fareste ascoltare ad una persona che non vi ha mai sentito per convincerlo a supportarvi?

Ci piacerebbe far ascoltare, dal nostro disco, ‘Senza scrupoli’. Lo crediamo un brano molto attuale, una denuncia all’uso sregolato dei social network, al razzismo che, ancora nel 2017, fa discutere il mondo intero, al “bello senza contenuti” che la tv ci propina ogni giorno. Il tutto raccontato con “vena sarcastica e senza scrupoli”.

Riferendoci al singolo “Ancora non so”, in rotazione radiofonica, cos’è che ancora non sapete?

L’inconsapevolezza vige sovrana nel corso di una vita, dalle piccole alla grandi scelte, ergo come spiegare cosa non sappiamo se ancora non lo sappiamo?? Di sicuro non sappiamo a cosa ci porterà questa quest’avventura delle Camere di Sophie. Ti possiamo dire però cosa sappiamo. Sappiamo che vogliamo far musica e vivere di musica, preferibilmente la nostra, e che i messaggi e le note delle nostre canzoni vengano accolte da tutti, insomma ci crediamo. 

Avete partecipato all’Uniweb Tour organizzato da Marco Stanzani e da Red&Blue Music Relations, che ricordi avete?

Esperienza a dir poco stupenda, con incontri stupendi, attraverso città stupende. Siamo in debito di sonno per via delle levatacce quotidiane per giungere nelle radio nei tempi stabiliti ma stiamo pian piano recuperando. I ricordi più indelebili sono la disponibilità e l’accoglienza delle radio, davvero carinissimi tutti, e ci aggiungeremmo i paesaggi che mutavano da una città ad un’altra e, cosa più importante, il cibo!! A parte i soliti problemi legati alla viabilità e al traffico, ce la siamo cavata egregiamente anche perché supportati da un team davvero eccezionale che non ci ha mai lasciati soli. Che dire, un bel super pollice in su all’Uniweb Tour e allo staff della Red&Blue Music Relation che ci hanno aiutati a promuovere il nostro disco!

Cover_disco

Nella vostra produzione musicale c’è qualche artista che è sempre stato un punto di riferimento?

Veniamo da formazioni stilistiche diverse ma di sicuro ci sentiamo di citare, come punti di riferimento, i grandi cantautori italiani come Lucio Dalla, De Gregori, Battiato, Gianmaria Testa, Bersani, Silvestri, Fabi,Gazzè. Aggiungiamo a questi grandi della musica italiana tutto il jazz del ‘900 da Armstrong a Kenny Garrett a Stefano Bollani.

Voi siete siciliani, come vedete la scena musicale della città?

Noi siamo tra i sostenitori “attivi” della scena musicale in Sicilia. Ormai nelle città siciliane ci suoniamo da più di 15 anni e in decine di formazioni diverse dal pop al folk al jazz. Quello che manca in realtà è l’investimento da parte delle istituzioni nella musica e nell’arte in generale. Siamo più poveri di cultura che di danaro e di questo ne soffriamo tutti, e la Sicilia, come ogni altra regione, non è altro che lo specchio d’Italia. Per non parlare dello stereotipo musicale che ti propina la tv. In Sicilia siamo in migliaia che con molta difficoltà cerchiamo spazio per fare musica e che vorremmo vivere di essa cercando di farne un mestiere.

Che importanza hanno i social network per le giovani band come la vostra?

I social network danno la possibilità di arrivare con immediatezza a qualunque tipo di utente, con una foto, un video, delle canzoni. Noi siamo molto attivi nel campo social (abbiamo una pagina Facebook, Twitter, Instagram e un canale Youtube) e ricordiamo anche, che c’è la possibilità di ascoltare il disco su Spotify o Google Play e quindi di acquistarlo sui vari digital store (iTunes, Amazon, etc.). È vero che l’abuso, come per tutto, distacca troppo dalla realtà, ma per le band emergenti, i social e il web sono il giusto mezzo di comunicazione

Quali sono gli impegni futuri de Le Camere di Sophie?

Adesso siamo impegnati nell’allestimento della presentazione ufficiale del disco, che si terrà al Teatro comunale di Patti (ME). Sarà un grande concerto, al quale prenderanno parte quasi tutti i musicisti che hanno collaborato in studio di registrazione alla realizzazione dell’album. Ricordiamo, inoltre che trasmetteremo la diretta dello spettacolo con un live streaming sulla nostra pagina Facebook (https://www.facebook.com/lecameredisophie),

DT

 

 

 

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