KINGS OF CRIME: ROBERTO SAVIANO RACCONTA LE VITE DEI BOSS

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Da mercoledì 4 ottobre in prima serata 

 

Per raccontare la storia ufficiale di un Paese basta raccontare le vite di chi ne ha governato le istituzioni, ma per conoscerne la storia profonda bisogna raccontare le vite di chi ne ha governato le strade, le vite dei suoi re del crimine.

 

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Kings of Crime è la prima serie factual di Discovery Italia – prodotta con ZeroStories – pensata con un respiro internazionale. Mercoledì 4 ottobre debutterà in Italia, in prima tv assoluta su Nove per poi arrivare in America Latina, Spagna, Portogallo, Francia e in Germania, grazie alle capacità produttive di un network internazionale e alla fama di un autore conosciuto in tutto il mondo: Roberto Saviano.

Dopo oltre dieci anni trascorsi a raccontare il crimine attraverso scenari, relazioni e meccanismi, Saviano approda al racconto biografico in tv. Camorra, ‘ndrangheta e i cartelli della droga messicani visti attraverso le vite di alcuni dei loro boss più importanti: questo è Kings of Crime

Quattro puntate – tre biografie e una lunga intervista, tutte inedite – che raccontano tre delle organizzazioni criminali più grandi e potenti della storia.

Mercoledì 4 ottobre, in prima serata su Nove (in simulcast su tutti i canali del Gruppo), si parte con la storia di Paolo Di Lauro – detto Ciruzzo ‘O Milionario – il boss napoletano alla cui vita Saviano si è ispirato per costruire il personaggio di Don Pietro Savastano di Gomorra.  A seguire, l’11 ottobre la storia di El Chapo, il narcotrafficante messicano che, più di ogni altro, incarna il potere contemporaneo del crimine organizzato. Mercoledì 18 ottobre è la volta di Antonio Pelle, un re fantasma la cui biografia sembra ricalcare la storia della ‘ndrangheta, organizzazione potentissima e silente. Queste le tre biografie, costruite attraverso il racconto live di Saviano ad un’attenta platea di giovani studenti nell’Aula Magna dell’Università di Bologna intrecciato ad un ricchissimo archivio video di materiali originali delle forze dell’ordine, atti giudiziari, interviste e immagini inedite: suoni, voci, volti e luoghi che restituiscono il paesaggio simbolico e fisico delle imprese criminali. 

Completa la serie la puntata-intervista – in onda mercoledì 4 ottobre in seconda serata, dopo il racconto dedicato a Di Lauro –  al collaboratore di giustizia Maurizio Prestieri. Con lui il racconto si fa più intimo, per scandagliare mente e animo di chi ha dedicato la maggior parte della sua vita al crimine. Un incontro eccezionale, avvenuto per la prima volta davanti a delle telecamere, tra lo scrittore minacciato dalla camorra e il boss che è stato per oltre vent’anni uomo di fiducia di Paolo Di Lauro. Prestieri alterna confessioni intime, racconti di violenze agghiaccianti e rimpianti di una vita di lussi sfrenati, in un fluire di aneddoti che, nel loro insieme, disegnano una sorta di fenomenologia del boss mafioso.

Quattro biografie cupe e feroci che, pur rimanendo rigorosamente agganciate alla cronaca, raggiungono l’intensità di un racconto di fiction intrecciando più piani narrativi: dal monologo originale a materiali nuovi e d’archivio. Il tutto arricchito dall’eccezionale esperienza di Roberto Saviano, tra i pochissimi narratori italiani in grado di raccontare il mondo del crimine organizzato, svelando le sue regole, il suo lessico; codici, che spesso abbiamo sotto gli occhi senza riuscire a riconoscerli.

Nel continuo passaggio tra storie personali e documentazione giornalistica non si perde mai l’obiettivo principale di Kings of Crime, che rimane – come per tutti i progetti di Roberto Saviano – l’analisi e la comprensione dei fenomeni criminali, perché raccontarli significa conoscere il mondo di cui fanno parte.

KINGS OF CRIME – Roberto Saviano racconta le vite dei Boss” è un programma di Roberto Saviano e Federica Campana, scritto con Luca Monarca. E’ prodotto da ZeroStories per Discovery Italia. Editor Andrea Roscia. Regia di Riccardo Struchil. Grafica ed effetti di Diego Boffelli. Produttore esecutivo per Zerostories: Isabella Papagna.

 

 

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