#ANDRÀTUTTOBENE – I messaggi dei lettori

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*** Emergenza Coronavirus ***
DiTutto aderisce all’iniziativa “Doniamo, Aiutiamo, Vinciamo” e invita a sostenere con una donazione l’ospedale S. Caterina Novella di Galatina

“Andrà Tutto Bene” è la nuova rubrica che Ditutto ha deciso di aprire su ditutto.it per dare voce a tutti coloro che vorranno raccontare un pensiero positivo, annunciare un evento o un progetto futuro, avvalendosi anche dell’ausilio di video, in un momento delicato come questo, che vede il mondo far fronte alla diffusione del Covid-19.

Tutto questo con l’intento di predisporsi in maniera positiva al futuro con la certezza che terminato questo difficile momento andrà tutto bene.

Invia i messaggi a andratuttobene@ditutto.it e saranno pubblicati in questa rubrica . (La redazione si riserva di valutare la pubblicazione)

to think positive

I messaggi

<<In un periodo come questo, dove anche solo pensare al peggio, ci fa tremare le gambe, dobbiamo essere positivi, ma soprattutto convinti che “Tutto andrà bene”. Non pensiamo solo al peggio, guardiamoci un film comico, ascoltiamo della buona musica, leggiamo un bel libro, insomma cerchiamo di distrarci dalle negatività. Buona vita a tutti>>  Enzo Sprecacenere (Roma)

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<<Con la forza e l’unicità che contraddistingue gli italiani ne usciremo. #Andràtuttobene>>  Ester Campese (Roma)

<<#andràtuttobene non sono solo parole, ma piuttosto un filo conduttore che in questi giorni attraversa tutta la nostra amata e straordinaria penisola italiana. In poche ore sono cambiate le nostre abitudini, sono cambiati i nostri modi di fare e pensare anche le cose più semplici come le relazioni. Noi italiani se non ci abbracciamo ci manca qualcosa, se non diamo una “pacca” sulla spalla, una carezza ai bimbi che incontriamo, un qualsiasi gesto di affetto per le persone che amiamo, ora dobbiamo stare ad un metro di distanza…. E così altre cose. Il mio essere parroco in un piccolo paesino nella provincia di Rieti mi fa notare ancora di più queste cose, ma in questi giorni un segno vero a utententico di speranza si sta nascendo nel nostro cuore. Altri piccoli segni darsi appuntamento nei balconi per cantare una canzone…. Oppure intessere di nuovo relazioni attraverso una telefonata oppure una videochiamata…. Beh questo è un segno di speranza che ci sostiene e continua a testimoniare la nostra voglia di tornare presto alla quotidianità forse più consapevoli dell’importanza delle relazioni. Vedete anche noi sacerdoti nel nostro piccolo con mezzi semplici come una diretta Facebook o YouTube cerchiamo di non perdere il filo che ci unisce ai nostri fedeli. Ogni pomeriggio in chiesa guardonla chiesa vuota e mi viene un senso di tristezza poi quadro quel piccolissimo obiettivo del cellulare e….. Mi si apre un mondo sentendo che quella preghiera che sto facendo è condivisa non solo attraverso una connessione telematica ma una comunione vera, profonda. Tutto questo renderà ancora più autentico ciò che vivremo al ritorno alle abitudini. Quindi #andràtuttobene anche ora che siamo in casa (e dobbiamo rimanerci) perché tutto avrà un senso domani quando guarderemo indietro e apprezzeremo le relazioni di domani con più autenticità. Dio benedica tutti noi e ci accompagni IN QUESTO momento>> Don Marco Ciappolini, parroco dell’unità Pastorale di Collevecchio (Rieti)

<< È un periodo difficile, lo è per tutti, essere chiusi a casa, anche se per il nostro bene mette a dura prova anche il più grande degli ottimisti, io ne approfitto per passare più tempo con la mia famiglia, per ridere con i miei figli, si ridere, perché in questo momento particolare in cui le armi che abbiamo a disposizione sono davvero poche sono convinto che la risata sia una di quelle e anche quando la paura, perché succede, mi bussa sulla spalla li guardo e non posso fare a meno di ripetermi, con tutta la convinzione che ho, ANDRA’ TUTTO BENE>> Luca lolaico (Cremona)

<< Il mio pensiero positivo sul momento attuale che sta attraversando l’Italia e il mondo a causa del Covid-19 è legato alla speranza. Si, la speranza che questo brutto periodo passi al più presto possibile, la speranza che questo periodo sia sfruttato da tutti noi come un nuovo punto di partenza, la speranza che questo periodo ci faccia riflettere su valori che avevamo accantonato in nome del Dio denaro. Io personalmente sono un panificatore e un tecnico dimostratore di panificazione e sono uno di quei soggetti più a rischio ed esposti al contagio perchè “costretto” ad uscire di casa per assicurare a tutti il sostentamento necessario e assicurare a tutto uno degli alimenti più buoni al mondo IL PANE. Come tecnico dimostratore di panificazione ero abituato a girare tutta l’Italia e a fare consulenze, fieri, seminari e dimostrazioni in tutta la nostra splendida Italia; il mio pensiero va alle 2 aziende con cui collaboro, il Molino Dallagiovanna a Piacenza e l’Industria Molitoria Perteghella a Mantova, entrambe situate nelle zone rosse e vicine ai focolai, due Aziende che continuano a lavorare, seppur nelle difficoltà del momento, per garantirci la farina necessaria per far produrre i prodotti da forno in tutta Italia. Ovviamente da parte mia cerco di essere più attento possibile, seguo accuratamente le direttive sanitarie e anche e sopratutto nella nostra attività, il Panificio Magie di Pane a Grumo Appula (Ba), adoperiamo tutte le misure sanitarie imposte dallo stato ma sopratutto con criterio e coscienza per evitare qualsiasi possibilità di contagio, quindi mascherina, guanti, pinze, saponi igienizzanti, distanza di sicurezza e accesso all’attività uno per volta o consegna a domicilio sopratutto per le fasce più deboli. Il mio pensiero e il mio ringraziamento di tutto cuore và alle forze dell’ordine impegnante nel farci rispettare le leggi attuali, ai sanitari impegnati giornalmente a salvarci la vita a tutti quei uomini “costretti” a mettere a rischio la proprio salute e la propria vita per il bene degli altri Italiani. Adesso è il momento di far vedere al mondo quanto siamo uniti, dimostrare al mondo quanto vale l’Italia, mettere da parte differenze geografiche, differenze economiche o culturali è il momento di remare tutti dalla stessa parte e far rialzare l’Italia il più presto possibile. Ascoltiamo le autorità, restiamo a casa!!, prima debelliamo questo maledetto virus prima torneremo alla nostra vita. Dobbiamo farlo per noi e per i nostri figli, le mie due bimbe Silvia di 12 anni e Alessia di 8 anni hanno preparato un cartellone con un grosso arcobaleno e delle nuvole sorridenti con la scritta “Andra tutto bene” e lo abbiamo affisso al balcone di casa. Quando esco di casa per il lavoro guardo loro e sopratutto per loro cerco di stare più attento possibile, senza eccessi, senza psicosi ma sempre con criterio e giudizio perchè sono loro il nostro futuro. Ieri il mio rione è diventato una discoteca a celo aperto con le persone sui balconi che cantavano l’inno d’Italia e tante altre canzoni legate all’Italia e al patriottismo proprio quello che ci serve in questo momento per superare questo brutto momento. L’assalto ai supermercati e la corsa all’acquisto di generi alimentari non serve perchè i supermercati sono riforniti giornalmente, in questo dobbiamo dimostrare al mondo di non essere stupidi quindi evitiamo di farlo. Chiudo con un messaggio per tutti gli Italiani in maniera moderna, #restiamoacasa #andràtuttobene e ripartiremo più forti di prima e questo momento ci servirà per apprezzare anche le piccolissime cose di cui abbiamo perso il fascino, un abbraccio, un saluto, la nostra “libertà” e sopratutto l’inutilità dei soldi di fronte ad eventi come questo. Non voglio essere il più ricco del cimitero voglio essere il più affettuoso papà per le mie figlie magari con pochi soldi ma con tanto amore>> Domenico Carlucci (Bari)

<<Credo che nessuno di noi mai avrebbe pensato di vivere una Pandemia. Sui banchi di scuola studiando I Promessi Sposi avevamo preso atto teoricamente della peste, ma chiusi i libri e terminate le interrogazioni nessuno più ci pensava. Oggi Covid 19 virus sconosciuto che sta cambiando la vita di ognuno di noi, non lo leggiamo sui libri, ma viviamo ogni singolo giorno lo strazio delle vittime e dei loro parenti. Non colpisce solo gli anziani, che anche se fosse sarebbe ugualmente gravissimo, ma persone di qualsiasi età. Istituzioni non presenti che hanno sottovalutato il problema avendo avuto l’esempio di quanto accaduto in Cina? Manovre politiche disgustose? Incredulità ? Il pensiero che quanto stava accadendo nella Terra del Dragone mai sarebbe potuto giungere in Italia? Ormai tutto questo è superato. Se qualcuno ha sottovalutato il problema sbagliando pagherà la condanna più dura: convivere con la propria coscienza quando ogni giorno i media rendono pubblico il numero dei morti. Sono attonita e sgomenta quando vedo nei TG o guardando dalle finestre di casa mia, persone che non osservano le misure restrittive: RESTARE A CASA. Non farlo significa mancare di rispetto a se stessi e se non ci si ama non si possono amare gli altri. Ogni giorno penso come queste persone non tengano minimamente in considerazioni tutti gli enormi sforzi che i medici, paramedici, volontari e staff sanitario compiono nel quotidiano con orari disumani e a rischio altissimo di contagio. Ritengo che la quarantena possa essere un’occasione per riflettere su noi stessi e sul senso della vita e sui valori ormai persi. Tutti noi ogni giorno corriamo sempre una corsa verso obiettivi che vogliamo raggiungere ad ogni costo. In questo mi riconosco anche io. Fare, fare, fare…..e poi quali sono i veri valori e cose che realmente ci fanno stare bene? Più umanità, più rispetto verso noi e gli altri, più ascolto dentro e fuori noi stessi forse sarebbe una strada da percorrere. Credo, con molta umiltà, non essendo dotta in economia e finanza, che causa il COVID 19 si scatenerà una forte crisi economica che probabilmente ci riportera’ tutti con i piedi a terra e forse caleranno le venerazioni al dio più amato di questi tempi e per il quale molti sono disposti a perdere ogni dignità: il dio denaro>> Alessandra Giorda (Torino)

<<Sono con DITUTTO ANDRATUTTOBENE NOI CE LA FAREMO>> Giulio Todrani (Roma)

 

Le cartoline

“Dimostriamo quanto ci amiamo”
Carlo Crini (Milano)

 

“Nessuno merita di rimanere solo”
domenico Faiello (Roma)

 

“Uniti e rispettando le regole #andrà tutto bene!”
Eliana di Pietrantonio (Roma)

 

“Andrà tutto bene!”
Diana e mamma Stesy (Varedo, Monza)

 

#ANDRÀTUTTOBENE lo scrive anche DiTutto

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