DITUTTO. Intervista Esclusiva a ENRICO SPADA: “Credo di avere una innata capacità di fare squadra, di valorizzare e dare spazio a chi lavora con me”

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di Patrizia Faiello

Oggi DiTutto vi propone l’intervista esclusiva al conduttore televisivo, giornalista sportivo, collaboratore Corriere di Romagna e produttore televisivo, OA Sport  Enrico Spada.

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Lo scorso 13 luglio, durante il “Festival della Canzone di Dozza” dove Enrico per l’occasione ha vestito i panni di Presidente di Giuria, ho avuto il piacere di intervistarlo.

Buona videolettura!

 

 

Da sx: Faiello e Spada

Enrico tu hai grande esperienza e professionalità sei conduttore Tv, giornalista sportivo e produttore televisivo, un mix di competenze che risultano vincenti. Da cosa proviene questa tua naturale capacità di rapportarti con gli altri?

Diciamo che fin da piccolo sognavo di condurre una trasmissione sportiva con i collegamenti in diretta dai vari campi. Uno dei miei giochi preferiti era proprio ricreare un piccolo studio televisivo, controllare gli eventi sportivi del giorno o della settimana e fingere quello che poi molti anni dopo mi sono ritrovato a fare. Riuscire a realizzare uno dei sogni ricorrenti della mia gioventù è uno dei miei motivi di grande realizzazione anche perché quando devo svolgere questo tipo di lavoro non faccio fatica. La capacità di rapporti con gli altri la devo ai miei genitori che mi hanno insegnato il rispetto, l’attenzione, la capacità di ascoltare e però anche di scegliere e decidere e poi credo di avere una innata capacità di “fare squadra”, di valorizzare e dare spazio a chi lavora con me. Ho elencato tutti quelli che ritengo essere i miei pregi ma ho anche una valanga di difetti …

Qual è stato per te il progetto o programma a cui hai partecipato che ti è stato particolarmente a cuore finora?

Sicuramente “LatoA”, una trasmissione che ormai da sei anni va in onda tutte le domeniche pomeriggio in diretta. E’ il progetto che ha resistito nel tempo e che unisce un po’ tutti gli ambiti, dallo sport da cui è nato (ci collegavamo con i campi di calcio dove si stavano giocando le partite dalla serie A alle serie D), alla musica che ha preso il sopravvento con 4 o 5 cantanti o gruppi presenti in studio tutte le settimane, allo spettacolo (attori e comici), alla cultura, alla solidarietà, alle curiosità. Ogni ospite e ne abbiamo una ventina ogni domenica, ha qualcosa da raccontare o da presentare al pubblico. Sono anche affezionato ad altri due format: “110 e lode”, una sfida culinaria e culturale tra 16 comuni della Romagna, andato in onda tra il 2012 e 2013 e “Addietati”, un programma in cui abbiamo seguito passo dopo passo due persone che per due mesi si sono messe a dieta. Per me che amo il cibo e si vede è stata la classica legge del contrappasso.

Quanto conta secondo te nel lavoro artistico e nel tuo in particolare, la professionalità, il rispetto e l’educazione?

Tutto. Il rispetto nel lavoro è tutto. Rispetto delle esigenze di collaboratori e ospiti, rispetto delle regole, rispetto delle idee e delle capacità di ciascuno che contribuisce a costruire qualcosa, che siano contenuti o trasmissioni tv. Dell’educazione non si dovrebbe nemmeno parlare perché si dovrebbe dare per scontata. Non sempre è così ma io provo a dare il buon esempio e con chi non la pratica mi arrabbio e con me difficilmente ha vita lunga.

DA sx: Rome e Spada

Lo scorso 13 luglio sei stato Presidente di Giuria della rassegna musicale ideata da Marcello Romeo per giovani cantautori ed interpreti di Dozza. Cosa hai voluto premiare?

Ho premiato come sempre la capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica. Sono un fruitore appassionatissimo di musica da quando avevo tre anni, ascolto e apprezzo tutto ciò che mi emoziona e devo dire che il 13 luglio scorso c’è stato pane per i miei denti con diversi interpreti e autori che si sono distinti per le loro qualità.

Quali sono oggi le possibilità di affermazione per un giovane emergente secondo te?

Purtroppo poche. Non voglio tirare fuori la solita storia di “Uno su mille ce la fa” perché dai tempi in cui Morandi fece uscire il pezzo il rapporto è cresciuto esponenzialmente. La bravura, che è di tanti, non basta: serve professionalità, umiltà, estro, capacità di capire cosa chiede il pubblico che accende la radio o entra su spotify. Il giovane cantante di oggi spesso è tecnicamente bravo ma magari non sfonda perché manca di uno dei requisiti di cui sopra e invece di lavorare a testa bassa per realizzare il suo sogno, si perde nell’invidia e nella critica di chi il successo lo ha fatto, incartandosi su se stesso e perdendo il treno giusto. Guardarsi intorno, lasciar perdere l’invidia, dare il meglio di sè e non essere mai rigidamente convinti che quello che si sta facendo è il meglio del meglio. Con questi ingredienti magari un po’ di strada in più si può fare… Poi ci vuole la fortuna di incontrare le persone giuste, di imboccare le strade giuste ma quello, spesso, fa parte di un disegno che va oltre le possibilità di movimento del giovane.

Quali sono  le cose che  invece non si devono fare?

La presunzione e la poca elasticità mentale sono due caratteristiche che chi vuole sfondare deve proprio dimenticare. E poi bisogna studiare tanto, sempre, appena si ha un attimo, suonare, cantare, sperimentare, ascoltare, ascoltare, ascoltare, tutto, dalla trap alla classica, al soul, ai cantautori. La conoscenza stimola l’estro.

Hai dei nuovi progetti in cantiere?

Negli ultimi quattro anni mi sono dedicato anima e corpo alla nascita e alla crescita del sito di cui sono editore e giornalista, OA Sport, che si occupa di sport olimpici e motoristici con la caratteristica di fare a tutte le discipline la stessa dignità (da noi l’hockey su prato ha lo stesso spazio del calcio). Il sito ha raggiunto vette insperate ed è oggi fra le prime cinque realtà di informazione e approfondimento sportivi sul web più lette in Italia. C’è già l’impalcatura per creare un sito parallelo che si chiamerà OA Plus che si occuperà di musica e spettacolo e contiamo di essere online prima della fine dell’anno. Abbiamo già seguito eventi di grande interesse musicale come ad esempio “Sanremo” ed “Eurofestival” e abbiamo avuto riscontri molto positivi e dunque proveremo a diventare un riferimento anche per gli appassionati di musica oltre che per quelli dello sport.

 

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